Una sezione museale interamente dedicata alla cartapesta che esalti e valorizzi l’antica tradizione locale la cui massima espressione è rappresentata dai Gigli. L’ambizioso progetto fu lanciato poche settimane fa dall’associazione Mu.Sa. Venerdì 15 giugno, alle ore 20.00, nella chiesa di Santa Maria La Nova, l’anteprima dell’evento con l’esposizione di una parte delle opere che andranno a costituire la sezione stabile della cartapesta nei locali del museo storico archeologico di via Senatore Cocozza. In mostra, oltre ai lavori di artisti cartapestai di fama nazionale come Ezio Flammia e Claudio Cuomo, noto artista napoletano, anche alcuni pregevoli rivestimenti dei Gigli di Nola risalenti agli anni 40 e 50 ed opere sacre attualmente custodite nella Curia Vescovile. Alla cerimonia di inaugurazione che vedrà la partecipazione del vescovo di Nola, mons. Francesco Marino, prenderanno parte, dopo i saluti del presidente dell’associazione di Mu.Sa Raffaele Soprano, il direttore del museo storico archeologico Giacomo Franzese, l’artista Ezio Flammia che, con il maestro Vittorio Avella e l’architetto Maurizio Barbato ha curato la ricerca delle opere e l’allestimento della sezione, ed il prof. Antimo Cesaro, già sottosegretario al Ministero per i Beni culturali nella precedente legislatura. Nel corso della manifestazione sarà presentato anche il bando “Prendi Parte” promosso dal Mibact a cui Mu.S.A. ha partecipato con un proprio progetto denominato “Ricartapestiamo” che, se approvato, consentirà a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni di apprendere l’arte della lavorazione della cartapesta entrando in circuiti di prestigio e creandosi, in tal modo, anche un nuovo indotto economico e lavorativo per la città di Nola. A curare l’accoglienza degli ospiti gli alunni dell’istituto Masullo-Theti guidato dalla dirigente scolastica Annamaria Silvestro.
“Valorizziamo un’arte di grande prestigio, ancora poco apprezzata, che possa dare il giusto valore a ciò che da sempre caratterizza il cuore dei gigli, vale a dire il rivestimento – spiega il presidente dell’associazione MU.SA Raffaele Soprano – .Con questa anteprima, che costituisce soltanto l’inizio di un percorso che MU.S.A intende portare avanti, puntiamo a recuperare un’antica tradizione la quale, stante il ruolo oggi assunto dalla Festa, risulta determinante per l’immagine della città e connota la festa stessa di quella identità della quale la cartapesta costituisce massima espressione”.
La mostra resterà aperta al pubblico dal 16 al 26 giugno (dalle ore 20 alle ore 24). In questi giorni la chiesa di Santa Maria La Nova ospiterà una serie di eventi culturali che arricchiranno ulteriormente la ricca proposta in vetrina. L’evento è sostenuto dal gruppo Napolitano Case e Yeshome di Francesco Napolitano, da Sas Consulting, E-on Energia in movimento, l’hotel dei Platani e Villa Minieri Eventi.