E’ stata inaugurata, nella serata di domenica 24 febbraio, la sede del gruppo FAI-Nola della delegazione di Napoli, presso la biblioteca comunale, luogo sinonimo di “vita e di scambio e di confronto”. Un evento di notevole importanza dato che “soltanto i capoluoghi di provincia ospitano le sedi FAI” come ci tiene a sottolineare Mario Romano, presidente gruppo FAI-Nola. “Nola-continua Romano- per la sua storia, il suo patrimonio, la sua bellezza merita una sede FAI”. Dopo aver ringraziato la passata giunta comunale che “ha fortemente caldeggiato quest’ iniziativa”, il presidente ha passato la parola ad Antonia Solpietro, direttrice del Museo Diocesano di Nola. La Solpietro, non ha soltanto illustrato alla parterre l’esperienza FAI a Nola degli anni passati, ma si è anche soffermata sull’importanza della tutela, della custodia delle innumerevoli bellezze storiche ed ambientali diffuse per il nostro territorio. E’ poi intervenuto Giacomo Franzese, direttore del Museo Archeologico di Nola, che quest’ anno ha aderito alle giornate FAI- 23 e 24 marzo- mettendo a disposizione la parte del museo dedicata alla Nola del periodo romano. In seguito, ha preso la parola Mario Cesarano, direttore del Museo di Capua, che ha messo in risalto la preziosità dei beni che spesso non sono famosi, proprio come quei beni che riempiono il territorio nolano; beni spesso dimenticati e da tutelare come l’anfiteatro e le “torricelle” che sono nella periferia nord di Nola e che saranno oggetto delle prossime giornate FAI. “FAI”- termina Cesarano-” non lo vedo solo come un acronimo, ma anche come un imperativo rivolto ad ognuno di noi, un invito al fare, all’impegnarsi per il territorio, per vivere meglio”. In rappresentanza di Maria Rosaria de Divitiis, presidente regionale FAI, è intervenuta Carmela Maietta, nota firma del Mattino, che si è scusata per l’assenza della presidente per motivi legati al maltempo. In ultimo ma non per ultimi, sono intervenuti i protagonisti della serata, i giovani FAI che hanno ricordato le loro esperienze legate al FAI e hanno testimoniato l’impegno e la passione per un territorio che “chiede, pretende di essere amato ed indagato”. La serata, accompagnata da un ricco buffet e da musiche di sottofondo, con la partecipazione di illustri personalità, è terminata in una cornice briosa e piacevole.