Il carteggio tra la Regione-Campania e l’amministrazione comunale della città, in ordine al risanamento del sito del lagno del Gaudo, è piuttosto corposo e si è protratto nel tempo. Ora si registra il punto di svolta, alla luce della ricognizione condotta dai tecnici ed operatori di Campania ambiente e servizi – la società in house dell’amministrazione regionale- che hanno eseguito la ricognizione sull’area attraversata dal tratto del Gaudo sotto i riflettori e che fa parte del reticolo idraulico dei Regi Lagni.
L’obiettivo dell’intervento, con carattere prioritario, contempla il decespugliamento e il campionamento dei sedimenti del sito; operazione, funzionale all’ispezione da eseguire sui manufatti idraulici esistenti e sulla loro condizione statica.
Il tutto rientra nelle verifiche da compiere per la specifica classificazione dello “stato di cose esistenti”, per predisporre le attività connesse con la manutenzione straordinaria, che nella generalità dei casi è la modalità d’intervento più ricorrente da anni. Una modalità che si applica, quando la situazione raggiunge il limite di guardia, mentre la manutenzione ordinaria costituirebbe la norma e certamente sarebbe meno dispendiosa, garantendo maggiore sicurezza, con la regolare tenuta delle sponde per il flusso delle acque piovane. Il tratto interessato dall’intervento si sviluppa per 4500 metri.
Sono a carico dell’Ente di piazza Duomo i costi per l’allontanamento e lo smaltimento dei materiali rimossi, considerati frazione neutro, e non frazione indifferenziata di rifiuti.