La comunità di Visciano e della Piccola Opera della Redenzione hanno “invaso” la città di Nola e la sua stupenda Cattedrale per la celebrazione Eucaristica in ricordo di PADRE ARTURO D’ONOFRIO, Servo di Dio e Padre degli orfani. Celebrazione presieduta dal Cardinale Arcivescovo Metropolita di Napoli Crescenzio Sepe che ha salutato durante l’efficacia omelia le due famiglie religiose della Piccola Opera: i missionari e le Piccole Apostole della Redenzione, gli ex Alunni, i confratelli dell’episcopato Campano, il clero e gli amici di PADRE ARTURO, di ieri, di oggi, di sempre. Presente, Padre Beniamino, vescovo di Nola che ringraziando, per la sua presenza, il Cardinale ha ringraziato Dio E la Vergine SS per il Dono di PADRE ARTURO. Il Cardinale Sepe NELLA ha ricordato di aver incontrato più volte Padre Arturo al seminario maggiore di Salerno e si è compiaciuto per la presenza dei suoi sacerdoti e suore in Italia e nel mondo. “Anche nella mia Napoli – ha ricordato il presule, riferendosi alla casa di Melito. In Cattedrale è stato portato in processione, da piazza Immacolata, dagli operatori dell’Anta e Protezione Civile, il quadro della Madonna del Carpinello venerata nella Basilica di Visciano.
Per le autorità civili ha portato il proprio saluto il sindaco di Visciano Gambardella.
Padre Vito Terrin, superiore generale dei missionari di PADRE Arturo, nel ringraziare il Cardinale Sepe per aver accettato l’invito ha raccontato dagli scritti di Padre Arturo (i diari) degli scritti del 1948 in cui il padre degli orfani scriveva della Madonna di Pompei in visita nella cattedrale di Nola e che accanto al nome Arturo aggiungeva il nome Maria, in devozione alla Vergine del Rosario di Pompei e del Carpinello.
In questi giorni è stato celebrato il 76esimo anniversario della ordinazione sacerdotale del Servo di Dio, che avvenne il 12 marzo a Tortona per imposizioni delle mani di mons. Egisto Melchiorri. Lì conobbe don Luigi Orione, oggi santo. Nel 1943 nella sua Visciano, con l’aiuto di mamma Chiara Fusco ospitò nella sua casa paterna i sciuscià (orfani di guerra) poi gli venne donata l’ex casa del fascio e li nasce il Villaggio del Fanciullo. Agli inizi degli anni 70 con madre Anna Vitiello, mons. Sperandeo e padre Nicola si va in Colombia, poi in Guatemala con don Livio e altre suore e sacerdoti come don Vito. La Piccola Opera sbarca anche in India con Suor Nunzia, attuale madre generale delle Apostole della Divina Redenzione. Come a Timor Est, Messico, El Salvador e Costarica. In Italia, oltre alla Campania, l’opera di Padre Arturo è in Puglia, nel Lazio e in Veneto.
Nicola Valeri