Grande flusso di visitatori per l’esposizione che si protrarrà fino a domenica. L’opera – riproduzione dal vero e già in mostra ad expo 2015- è stata realizzata dalla prestigiosa e rinomata fonderia del giudice, modello di organizzazione imprenditoriale. Dopo la permanenza in citta , il simbolo meneghino “viaggerà” per il mondo, messaggero dell’artigianato artistico della Campania e della cultura italiana. E’ un modello di progettualità, creatività, sensibilità estetica, lavoro e tecnica, che ha coinvolto i dipartimenti del Politecnico di Milano e la seconda Università di Napoli.
Nelle avvolgenti pieghe ascensionali del bel panneggio dorato, che ne ammanta l’impianto di bronzo fuso, è di straordinaria espressività per gli sfavillanti riflessi che irraggia, la statua della Madonnina di Milano, in formato reale di riproduzione ed alta poco più di quattro metri, che si potrà ammirare fino a domenica 13 dicembre nella Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, nella città ch’è il cuore della Diocesi di San Felice e San Paolino tra le più antiche della cattolicità. E’ un’autentica opera d’artigianato artistico, che ha già fatto mostra di sé in cima ad una scalinata nella splendida ed ineguagliata scenografia allestita nel Padiglione di Rho Fiera sullo sfondo del magnifico brillio dei giochi d’acqua di cascata, per Expo 2015. E dopo la permanenza in terra campana, l’artistica statua, interprete e testimone di quei valori di cultura cristiana ed occidentale che hanno concorso, e concorrono nel linguaggio della bellezza estetizzante, ai processi dell’umano incivilimento, farà ritorno nella città di Milano, dove si venera Sant’Ambrogio, con cui San Paolino, patrono di Nola, sviluppò un intenso rapporto di amicizia, caratterizzato dagli approfondimenti culturali e dottrinari sui temi forti della fede cristiana, che permeava sempre più la realtà sociale dell’Occidente, mentre si era consumato e dissolto quello ch’era stato l’Impero di Roma. Un legame che viene da lontano, tra la Grande città, simbolo della cultura, del lavoro e dell’industria italiana e la Città di millenaria storia di quella Campania Felix in cui primeggiano attività di ricerca scientifica e industriali, di cui è una sintesi simbolica il Polo diffuso dell’aeronautica, rappresentato dagli impianti d’eccellenza dell’ Alenia Aermacchi, tra Pomigliano d’Arco e Nola appunto.
Realizzata – con le innovative modalità della fusione del bronzo a cera persa- dalla rinomata Fonderia Del Giudice, attiva sul territorio da quattro generazioni, l’opera rappresenta un modello di creatività, sensibilità estetica, lavoro di alto profilo qualitativo e tecnica applicata. E’ il modello, per la cui ammirevole configurazione ha cooperato in stretta sinergia con le maestranze specializzate dell’azienda nolana, la Ciardiello Marmi, operativa a Piedimonte Matese, nella cui struttura si è concretizzata la prima forma dell’opera, con la fusione del bronzo realizzata in materiale sintetico. Un’operazione attuata, grazie all’utilizzo del robot, ch’è in grado di riprodurre in 3D grandi opere d’arte, tra le quali figurano composizioni come la statua della Madonnina, plasmata secondo i canoni della classica connotazione iconica di Santa Maria Assunta in Cielo e modellata in rame dorato da Giuseppe Perego. Una vivida e plastica rappresentazione del bello dell’arte, che dal 1774 fa mostra di sè sulla guglia più alta del Duomo ambrosiano, a protezione della città di Milano.
E’ stato un percorso di operosità e di tecnologia, quello compiuto per realizzare la riproduzione della Madunnina , lungo il quale la Fonderia dei fratelli Del Giudice s’è rapportata con il Dipartimento di Scienza e tecnologia dell’ambiente costruito del Politecnico di Milano, diretto dal professore ingegnere Stefano Della Torre , e con il Dipartimento di Architettura e di Disegno industriale della Seconda Università di Napoli, intitolato a Luigi Vanvitelli e diretto dal professore architetto Carmine Gambardella, con la direzione scientifica complessiva per la realizzazione del progetto, affidata al professore architetto Saverio Carillo, docente dello stesso Dipartimento. Un percorso realizzato con forte e condiviso impegno, nella convinta determinazione di dover rendere reale e …visibile un’opera che parla da sola. E si fa ammirare, come attesta il flusso dei visitatori di questi giorni nella basilica
LA MADUNNINA NELLA TERRA PAOLINIANA. LE RIFLESSIONI DEL VESCOVO DEPALMA E L’ORGOGLIO DEL PRESIDENTE DE LUCA
“Siamo grati alla veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e al Comune di Nola- ha detto il vescovo Beniamino Depalma – per averci dato la possibilità di far ammirare e contemplare in Diocesi la straordinaria abilità artistica della Fonderia Nolana Del Giudice e di poterlo fare proprio nella settimana che vede la nostra Chiesa locale gioire con la Chiesa tutta per l’inizio del Giubileo della Misericordia“.
E sulla connessione tra i due eventi, con cui il linguaggio della bellezza estetica incontra il tema ispiratore dell’ Anno giubilare intrapreso, il presule si sofferma in particolare, per tracciarne l’elemento più corposo e rilevante, richiamando la “lezione” di Paolo VI, che nell’annunciare nel 1973 il Giubileo del 1975, ne prospettò le linee di guida e orientamento nel segno della riconciliazione interiore ed esteriore dell’uomo con Dio e con i valori della vita nella libertà, giustizia e dignità per tutti gli uomini e popoli. “ Il progetto – chiarisce Depalma – per il quale il messaggio di Paolo VI incentrato sul tema del “ rifare l’uomo dal di dentro ” è di grande attualità e va raccolto in tutte le sue valenze ideali, per tradurlo con coerenza e convinzione in pratica e reale concretezza. E’ un impegno di responsabilità che ci obbliga in assoluta dedizione, per riconciliarsi con il senso della vita dell’umanità, minacciata sempre più sotto i profili delle diseguaglianze sociali, economiche e dell’aggressione all’ambiente. Il Giubileo dell’ascolto – ha concluso- costituisce un’opportunità di riflessione per ripensare il nostro modo di essere uomini rispetto ai doni del Creato, ma soprattutto per un agire che sia la manifestazione di un cambiamento radicale e forte rispetto al presente”.
E’ il linguaggio del neo–umanesimo, quello che traspare dalle parole del vescovo Depalma, sulle tracce di Paolo VI e della visione di Jacques Maritain nel disegno della concezione dell’ umanesimo integrale. Un linguaggio con cui corrono in parallelo, ma con altri contenuti, com’è naturale che sia per un pubblico amministratore e un politico, le riflessioni di Vincenzo De Luca, presidente della Regione–Campania.
“L’evento dell’esposizione della statua della Madonnina di Milano nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo– ha dichiarato- è di eccezionale importanza. Onora Nola, che per il patrimonio storico, artistico e culturale è certamente un faro nel panorama delle città medie italiane; una condizione che le permette di assolvere un ruolo di primaria rilevanza e di modernizzazione sociale ed economico-produttiva sul territorio. Una funzione che le è connaturata e che può assolvere ancora di più e meglio in prospettiva nelle dinamiche delle politiche della Regione–Campania ”.
“E’ di grande significato- ha proseguito- la presenza sul territorio nolano della Fonderia Del Giudice, un’espressione reale e visibile di quello che rappresentano le tante eccellenze produttive, industriali e dell’artigianato campano; eccellenze che raccontano una Campania ben diversa da quella che solitamente i mezzi di comunicazione rappresentano con ripetuta insistenza nei servizi televisivi e nelle paginate di giornali. C’è una Campania che lavora, lontana dagli stereotipi correnti che le vengono affibbiati – ha concluso De Luca – e che sicuramente ha tutte le “carte in regola” per sviluppare in pieno le proprie risorse e attitudini nell’ambito del sistema economico, sociale e produttivo italiano, con il grande valore aggiunto costituito dal patrimonio dei beni culturali che vanta”.