L’associazionismo popolare di matrice cattolica ha esercitato -fino a circa mezzo secolo fa- un ruolo di animazione e di aggregazione sociale, soprattutto negli anni del secondo conflitto mondiale e negli immediati decenni del dopo-guerra. Un ruolo, che si è dispiegato sui territori attraverso le articolazioni dell’Azione cattolica, in particolare, e, in dimensione più ristretta, nell’ambito della Federazione universitaria dei cattolici italiani, la Fuci. Un ventaglio di ampia presenza per il pianeta-giovani sui versanti della formazione etica e civile, alimentata dalle molteplici esperienze della vita che si svolgeva negli oratori, incrociando multiformi attività culturali e tanto sport, privilegiando il calcio, il tennis da tavolo e il podismo, con il pendant dei periodi estivi che si trascorrevano en plein in campeggi sotto tenda allestiti alla buona in montagna o al mare e con modeste disponibilità di viveri.
Una realtà, che, nel contesto cittadino, ha avuto due ancoraggi solidi nelle associazioni, dedicate a Giosuè Borsi, scrittore e poeta di proficua vena nel panorama letterario del Novecento, morto sui fronti della Grande guerra, e a Santa Giovanna d’Arco; associazioni, che si rapportavano alle pulsanti attività che si sviluppavano nel Convento dei Frati Minori e nell’annessa, monumentale chiesa parrocchiale di San Biagio. Due associazioni- con distinzione di genere maschile e femminile, secondo i costumi prevalenti fino agli anni’60 del secolo scorso- che hanno concorso alla formazione di tanti giovani, che ora hanno largamente superato gli…anta. E proprio a questa realtà umana è dedicata la rassegna iconografica, che rivisita le iniziative e il vissuto quotidiano delle due associazioni, che operavano, per di più, proprio nel cuore del centro antico della città. Un racconto con la larga prevalenza di immagini in bianco e nero, arricchite da esaurienti didascalie, che offrono tanti squarci e sfaccettature della Nola, racchiusa nell’arco temporale che corre dal 1940 al 1980.
La rassegna iconografica, curata da Luigi Fusco, maresciallo di Guardia di Finanza in pensione, che si dedica con entusiasmo e passione a realizzare autentiche chicche editoriali, è inserita nella collana speciale dedicata al patrimonio dei beni culturali e monumentali della città, per la cui valorizzazione è impegnato con proficuo impegno il Centro studi “Alcide
De Gasperi”, presieduto dall’architetto Gianluca Meo, seguendo la scia del padre, urbanista e uomo politico, che del Centro è stato il fondatore e l’animatore.
A proporre il mondo e la ricchezza delle relazioni sociali, che costituivano l’impronta caratterizzante delle due associazioni, come dell’intero scenario dell’associazionismo cattolico in ambito nazionale, sono stati, proprio nella Chiesa di San Biagio, tre giovanissimi di ieri che le hanno frequentate e vissute: Giovanni De Angelis, Luigi Buonauro e Luigi Pasciari. Tre angolazioni distinte di narrazione, per rappresentare scenari e stili di vita di altri tempi. Sul filo della memoria, e con qualche tono di nostalgia, specie per lo spirito di coesione interpersonale che si viveva negli oratori, luoghi vivi d’incontro ed autentici laboratori di esperienze e creatività nei più disparati campi. Un aspetto- questo- particolarmente marcato dalle riflessioni di Luigi Buonauro, già sindaco della città e docente di Diritto amministrativo alla Federico II; riflessioni puntuali e approfondite, con acute e proficue incursioni nell’eterna…attualità del pensiero di Cicerone e Seneca sullo scorrere del tempo.