di Gianni Amodeo – Fotoservizio di Mira Bifulco
Sono sei le fontane, che, dislocate nei quartieri e nel cuore del centro urbano, s’atteggiano quali autentiche e silenziose testimonial della lunga storia della città. E, almeno fino a settanta anni fa, hanno svolto il necessario e ut ile servizio pubblico dell’approvvigionamento idrico assicurato a tutti, quando le utenze domestiche erano- come in tutte le realtà del Sud– appannaggio di poche famiglie e la rete degli acquedotti era ancora di modeste dimensioni, prima che la Cassa del Mezzogiorno realizzasse il vasto programma di modernizzazione infrastrutturale delle regioni meridionali. Siti simbolici, quelli delle sei fontane, che a lungo sono stati anche sicuri approdi e crocevia del socievole e familiare conversare, che si conciliava con quei blandi e lenti ritmi del vivere comune, non ancora stravolti e diventati preda della convulsa e distratta frenesia dei nostri giorni.
Sono sei le fontane che punteggiano l’itinerario della rivisitazione del pensiero e delle opere di San Paolino, mentre irrompe sulla scena il Giugno nolano, che Gli è dedicato con il suo dovizioso e consueto programma di eventi spettacolari e manifestazioni d’arte varia che vivranno l’apice -sulla scia del percorso … magico disegnato sul basalto del centro storico- nella competizione delle ”paranze” che animano la Processione e la Ballata dei Gigli le scenografiche e spettacolari macchine da Festa alte 25 metri che vantano il riconoscimento di patrimonio della cultura immateriale dell’umanità sotto la tutela dell’Unesco, quali espressioni compiute del folklore del Mediterraneo.
In realtà, quello delle sei fontane, si propone e sviluppa come itinerario altro e, se si vuole, alternativo o, più verosimilmente, integrativo, sul piano dei contenuti, dell’itinerario storico lungo il quale … corre la Festa eterna che vive il fascino della sua popolarità secondo il copione di sempre. E’ l’itinerario che si propone di coniugare il significato della Festa eterna dei Gigli con il senso storico e profondo dello spirito religioso e della fede di cui è stato interprete e operoso testimone San Paolino – Paolino di Bourdeaux, prima della conversione ai valori e alla pratica del Vangelo, era stato autorevole governatore della Campania romanizzata– per attualizzarne il pensiero e l’azione, quale figura centrale del cristianesimo delle origini sia per la produzione letteraria che per l’accoglienza verso i deboli e poveri, sia per i rapporti con Sant’Ambrogio e Sant’Agostino.
Inaugurato a giugno dello scorso anno ed inserito nel progetto socio-formativo- curato dalle professoresse Fortuna Dubbioso e Susy Barone– per le attività di alternanza Scuola–Lavoro dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Masullo-Theti”, diretto dalla prof.ssa Anna Maria Silvestro l’itinerario è stato allestito, in virtù del supporto economico delle famiglie Ruggiero, Siano e Sodano, Maestri di Festa del Giglio del Panettiere, che realizzarono- quale dono alla città- il ripristino e la funzionalità dell’impiantistica delle storiche fontane, rendendole agibili e zampillanti. Un evento speciale, con i “Ciceroni” della comunità studentesca del “Masullo–Theti” a far… da guida nell’illustrare ai presenti le opere di San Paolino, con punti di riferimento le sei fontane e le targhe dedicatorie riservate al Santo. Un’esperienza più che positiva, quella dello scorso anno; esperienza che si è ripetuta quest’anno, quasi a far da anteprima al Giugno nolano.
E nelle funzioni di informati e disinvolti “Ciceroni”, i giovani del “Masullo–Theti” sono state premurose guide per i ragazzi e le ragazze dei plessi del Circolo didattico “Maria Sanseverino” e dei plessi di Scuola media della “Bruno– Fiore” e della “Merliano–Tansillo”. Un bel modo di conoscere e far conoscere la città e i suoi aspetti più significativi, a cominciare dai profili del rapporto tra religione e fede, rendendone artefici e protagonisti le giovani generazioni. Un racconto e una conoscenza, di cui l’acqua, bene primordiale simboleggia l’eterno divenire, declinando purificazione e sacralità, di cui i Carmi e le Epistole costituiscono lo specchio del mondo di San Paolino dispiegato nelle targhe dedicatorie delle fontane.