«In seguito alla nota pubblicata la scorsa settimana che discuteva la chiusura del reparto OBI (https://www.facebook.com/notes/riprendiamoci-il-nostro-territorio-agro-nolano/terapia-durgenza-nolana-leterna-chimera/1003003733201713/), abbiamo ricevuto delle segnalazioni, con immagini allegate, inerenti allo stato di degrado che versa la struttura ospedaliera. Ci siamo mobilitati subito per un sopralluogo – dichiara il direttivo del Comitato nolano – e lo scenario è stato peggio di quanto ci si aspettava. All’ entrata si viene accolti da una miriade di cicche di sigarette che invadono la scalinata principale insieme a cartacce ed erbacce varie, le scale che portano ai vari piani hanno diversi strati di polvere che col tempo il tutto è diventato del vero e proprio terriccio, servizi igienici sporchi e fetidi e in un angolo vediamo l’attrezzatura per le pulizie sudicia e con delle macchie rosse (sperando che non si tratti di sangue).»
«Preso atto delle spiacevoli condizioni – prosegue la nota del Comitato – abbiamo cercato immediatamente chi poteva darci notizie in merito, ma dopo un paio di scarica-barile (per chiari motivi) e una porta in faccia da parte della segreteria della direzione sanitaria che si aprirà alla richiesta di spiegazioni che avanzeremo in questi giorni, siamo riusciti ad avere notizie da alcuni collaboratori che hanno giustificato lo stato d’abbandono con il malcontento del personale addetto alle pulizie; il quale è in agitazione per questioni burocratiche con la ditta appaltatrice ma, la restante parte di cui una fetta neo-assunta e promossa con un incremento delle ore lavorative, è attiva. »
«Ci troviamo di fronte ad una situazione dove per l’ennesima volta nello stesso scenario per i soliti cattivi burocrati a pagare le spese sono i poveri cittadini che oltre a subire una mancanza di servizio pubblico (pagato di tasca propria!) corrono il rischio d’infezione e contaminazione di fronte al silenzio dei media e l’inerzia degli organi di competenza. – conclude il comitato – Noi come comitato devoto alla lotta per la tutela del cittadino per la l’ennesima volta vogliamo porgere l’appello al direttore sanitario Andreo De Stefano, alla Dott.ssa Costantini dell’AslNa3Sud, alle amministrazioni dell’agro nolano e al presidente De Luca; seguiremo in fondo questa causa e pertanto pretendiamo categoricamente che sia risolta nel minor tempo possibile questa triste vicenda.»
Il Comitato RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO TERRITORIO