Maggioranza compatta contro la risoluzione dell’opposizione che chiede l’uscita del Comune di Nola dalla GORI. Il documento viene votato dalla sola minoranza con 8 si. La maggioranza con 13 no lo respinge. In Aula molti contribuenti gridano “vergogna’” all’indirizzo del sindaco Geremia Biancardi. Consiglio chiesto dalle opposizioni ed iniziato con più di un’ora di ritardo. Nell’emiciclo ad attendere molti cittadini contribuenti che in questi giorni stanno ricevendo bollette pregresse anni 2002-2009 GORI. Una situazione che mette in subbuglio oltre 70 Comuni dell’Ato 3 aderenti al Consorzio Sarnese-Vesuviano. Il gruppo di minoranza con Domenico Vitale e Maria Franca Tripaldi chiedevano al sindaco l’uscita del Comune dal consorzio e gestire in proprio le risorse idriche in città. Il sindaco respingeva la proposta motivandola alle leggi in vigore che “non permettono una gestione in proprio”. Inoltre nella delibera si chiedevano le dimissioni del commissario Carlo Sarro e l’adesione del Comune ai comitati dei sindaci per l’Acqua Bene Comune. Il consigliere, sempre di minoranza Arturo Cutolo, denunciava che in città vi sono molte abitazioni senza l’allacciamento idrico. “Abitazioni non abitabili”, chiedendo al sindaco un ordinanza di sfratto per motivi igienici e sanitari. In caso contrario Cutolo denunciava di rivolgersi all’Asl. Sulla vicenda si accusano i sindaci di aver firmato la delibera i cui si salvava la GORI attraverso la Regione Campania. Poi l’Ente di Palazzo Santa Lucia se ne lava le mani come Ponzio Pilato. Tegola che cade sulla testa delle municipalità che ora sono su due fronti. Salvare o far fallire la GORI. Occorrerebbero 153 milioni di euro per impedire il fallimento. Intanto è stato istituito un tavolo tecnico tra GORI, aro 3 e comuni con sospensione di 30 giorni delle bollette. E poi? È la domanda che cittadini e comitati si pongono. Attraverso le associazioni dei Consumatori (Codacons, Federconsumatori, Adusbef e altre) si sta procedendo a ricorsi individuali al Giudice di Pace per bloccare le bollette. Il Giudice di Pace di Marigliano ne ha già accolte alcune. I moduli si possono scaricare su Internet nei siti delle associazioni citate sopra. I comitati per l’Acqua Pubblica tengono iniziative pubbliche in tutti i comuni.
Tornando alla seduta consiliare a Nola si registra una spaccatura che va oltre la politica tra opposizione cittadini da una parte e il sindaco e la sua maggioranza dall’altro. Sempre dalla minoranza Vincenzo Iovino accusava i consiglieri di maggioranza di essere telecomandati dal sindaco e calpestando il Bene Comune. Scontro sulla questione anche tra minoranza e il consigliere Giusy La Marca che si diceva infastidita da accuse non fondate.
Nicola Valeri