La giovane che ieri ha tentato il suicidio lanciandosi da un cavalcavia dell’Autostrada, nel comune di Nola, poco meno di trent’anni, è di San Vitaliano, adottata nel post-terremoto da una famiglia del napoletano, che si è trasferita da diversi anni a San Vitaliano. Il suo gesto potrebbe essere stato messo in atto per una sorte di disagio, lei che ha la pelle scura, forse non è mai riuscita ad inserirsi nella società che la circonda proprio per il colore della pelle. La stessa in queste ore lotta in condizioni disperate e i medici stanno tentando di strapparla alla morte. Nella mattinata di ieri la ragazza aveva fatto perdere le sue tracce da San Vitaliano. I genitori adottivi non sapevano dove fosse finita. La giovane, M.P., invece aveva pianificato il suo ultimo giorno, quello di farla finita, lanciarsi nel vuoto, dal cavalcavia dell’Autostrada, col rischio poi che le auto che in quella zona sfrecciano a forte velocità facessero il resto se dalla caduta non fosse morta. Molta tristezza in questa storia di una ragazza spinta da un disagio sociale a compiere un gesto terribile. Un gesto che arriva a pochi giorni dalla festa delle donne, 8 marzo, occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi ancora da compiere. M.P. potrebbe diventare il nuovo simbolo della lotta contro la discriminazione, intanto tutti hanno preso a cuore la sua storia e pregano perché si salvi.