Approvata la convenzione per la sperimentazione del Centro servizi coordinato in forma associata con l’amministrazione comunale di San Felice a Cancello per favorire la qualità di vita della comunità cittadina di Polvica, con obiettivi mirati sulle specifiche funzioni di protezione civile,demografia, sicurezza urbana e tutela ambientale. Riconoscimento di debiti extra-bilancio per 500 mila euro.
di Gianni Amodeo
Sessione di fine agosto in clima ancora balneare e vacanziero, per l’assemblea comunale – con otto assenze in totale equamente ripartite nei banchi della maggioranza e della minoranza- e un ordine del giorno, di cui l’argomento centrale di discussione era costituito dalla “Salvaguardia degli equilibri e variazione di assestamento generale”, in relazione al bilancio di previsione finanziario 2017\2019; argomento-clou, connesso con gli adempimenti da osservare, nel rispetto delle disposizioni di diffida della Prefettura di Napoli. Un percorso di trattazione complessivo, di cui, tuttavia, è diventata esclusiva e unica “protagonista” la maggioranza, dopo aver respinto la proposta dei rappresentanti della minoranza, Francesco Pizzella e Maria Franca Tripaldi, che avevano richiesto il rinvio della seduta, per dare alle commissioni competenti la possibilità di meglio focalizzare alcuni argomenti in discussione, specie per i provvedimenti contemplati dall’o.d.g. aggiuntivo. Al rigetto della proposta, Pizzella–Tripaldi facevano seguire la rinuncia a partecipare al prosieguo dei lavori dell’assemblea; e così i banchi di minoranza risultavano del tutto vuoti, rendendo celeri e rapidi i deliberati su cui si pronunciava senza alcun confronto dialettico la maggioranza, primo tra tutti con l’atto di approvazione alla “salvaguardia agli equilibri” di bilancio, il periodico esame che permette di accertare lo “stato di salute economica” degli Enti locali. Un “passaggio”, che per l’Ente di piazza Duomo rientra nella prassi della regolarità e della normalità.
E, restando in ambito economico, approvato il riconoscimento di debiti fuori-bilancio, risalenti a gestioni amministrative pregresse all’attuale, guidata dal sindaco Geremia Biancardi, per l’importo di circa 500 mila euro. Un adempimento dovuto, quello del riconoscimento, trattandosi di debiti per i quali sussistono sentenze esecutive. Accolta e approvata dal civico consesso, la proposta di Giunta del 19 luglio scorso, per l’affidamento e riscossione coattiva delle entrate comunali all’Agenzia delle Entrate.
ZONA TRAFFICO LIMITATO: ATTESA FINITA? IL CENTRO SERVIZI INTERCOMUNALE PER POLVICA
E’ un elemento basilare per la tutela della vivibilità del centro storico della città, l’istituzione della Zona di traffico limitato. Un’ipotesi da anni ventilata e prospettata, per la quale è prossima la concreta realizzazione, considerato che da tempo è stata eseguita anche l’installazione dell’ampio ventaglio di “occhi elettronici” per un sistema di videosorveglianza capillare mai attivato a regime pieno. La svolta si rapporta all’approvazione delle integrazioni al regolamento della Ztl, deliberata dall’assemblea; integrazioni, che rendono più snella e agile l’applicazione delle disposizioni regolamentari sui tempi della mobilità e sulle fasce-orario, con delega funzionale alla Giunta per la flessibilità e tempestività delle decisioni. Una materia complessa, sulla quale ha sviluppato una dettagliata relazione il titolare del comando della Polizia municipale, Luigi Maiello. L’attivazione della Ztl concorre a conferire la giusta dimensione di valorizzazione sociale del centro storico, in cui si rincorrono le “quinte” dello scenario e del “percorso tradizionale”, su cui vive e si sviluppa la Festa eterna; valorizzazione che esalta i profili urbanistici e architettonici del cuore antico della città.
Dalla Ztl del centro storico, obiettivo puntato su Polvica, il contesto socio-territoriale, a ridosso del sistema Interporto–Vulcano buono, che conta poco meno di due mila abitanti, distinto in due “isole amministrative”, che fanno riferimento a Nola, in prevalenza, e a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, senza dire dell’ “isola amministrativa” che fa capo a Roccarainola, segnatamente per l’area delle cave sulla direttrice del Monte Fellino. E’ l’obiettivo, per il quale, il civico consesso ha approvato la convenzione per la gestione del Centro servizi coordinato in forma associata con l’amministrazione comunale di San Felice a Cancello, in funzione del miglioramento e della salvaguardia della qualità di vita della piccola e operosa comunità di Polvica. Proposto dal sindaco Geremia Biancardi, l’importante atto è stato elaborato e messo a punto dal segretario generale del palazzo di città, la dott.ssa Maria Luisa Dovetto, e configura alla pari degli Accordi di programma la cooperazione intercomunale, per un’unica funzione, diversamente dal modello dell’ Unione dei Comuni che prefigura “una pluralità di funzioni”.
In pratica, l’atto convenzionale deliberato impegna le due amministrazioni, con le rispettive risorse e strutture, a garantire ai cittadini di Polvica al meglio dell’efficienza possibile i servizi di protezione civile, di sicurezza urbana e della tutela ambientale, nonché le azioni coordinate in materia ecologica, lo sviluppo tecnologico, la partecipazione attiva e concreta dei cittadini ai processi amministrativi, la razionalizzazione delle procedure amministrative, l’effettivo esercizio dei diritti all’informazione con l’accesso e la partecipazione secondo la legge 241 del ’90. E’ un quadro che contiene allo stato potenziale tutti gli elementi, per elevare i livelli della qualità dell’amministrazione e del buon governo del territorio, coinvolgendo responsabilmente istituzioni locali e cittadini. Una sperimentazione innovativa, che a Palazzo di città è considerata di valenza strategica e che l’assemblea comunale ha fatto propria; ora si attendono i provvedimenti dell’amministrazione di San Felice a Cancello, la cui gestione dall’11 maggio scorso è affidata alla commissione straordinaria prefettizia, dopo la decadenza degli organi elettivi per i condizionamenti subìti ad opera dei clan di camorra locali, innescando i processi della manipolazione e dell’alterazione delle prassi della normalità amministrativa nella trasparenza degli atti e nella legalità.