Conclusa la procedura aperta lo scorso anno con l’avviso del bando pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, con cui la civica amministrazione ha promosso il confronto delle proposte, per acquisire elementi e dati progettuali di elevata e congrua qualità funzionali ai criteri e agli obiettivi della valorizzazione di piazza Clemenziano e dell’area interclusa tra la Villa comunale e piazza Umberto, puntando su interventi organici e coerenti con la storia e il tessuto urbano della città. Di poco superiore agli 11 mila euro il Montepremi stanziato dall’Ente di piazza Duomo. Trentatré i team di architetti che hanno partecipato all’importante iniziativa, quattro i gruppi selezionati per l’aderenza ai criteri formali e tecnici del bando di gara e alle finalità del “Disciplinare” concorsuale.
di Gianni Amodeo
E’ mirato sulla progressiva riqualificazione degli spazi urbani di piazza Clemenziano, con la sua caratteristica configurazione quadrata, e dell’area interclusa tra la Villa comunale e piazza Umberto, l’impegno dell’amministrazione, guidata dal sindaco Geremia Biancardi, per il miglioramento dell’assetto e del decoro cittadino. Sono interventi correlati a significative tessere che connotano il tessuto del cuore socio–urbanistico della città, le cui stratificazioni sono di lineare leggibilità in ordine alle età di riferimento, da quella romana a quella medievale e rinascimentale, fino ai nostri giorni, essendo state conservate in condizione di relativa integrità rispetto alla fisionomia originaria, senza subire alterazioni e devastazioni irreversibili. Un assetto che, in particolare, fa del centro storico della città uno dei migliori in Campania sia per il generale stato di conservazione ben tutelata che per la conformazione a dimensione umana rappresentata dai profili della grande maggioranza dei palazzi strutturati in due o in tre piani.
Certamente degno di considerazione e di trasparenza amministrativa, il metodo scelto di far prospettare ipotesi progettuali di riqualificazione dei due spazi urbani, indicendo la procedura concorsuale alla luce degli obiettivi fissati dalla delibera della Giunta dell’Ente di piazza Duomo l’8 aprile dello scorso anno, con la quale è stato approvato il Documento preliminare di avvio alla progettazione integrata con i documenti preparatori, nonché il quadro economico delle opere da realizzare. Al deliberato di Giunta hanno fatto seguito tutti gli atti dell’iter previsto, dai provvedimenti dei titolari delle competenti dirigenze di Settore- Urbanistica, Lavori pubblici e Tutela ambiente-alla pubblicazione dell’avviso del bando di concorso sulla Gazzetta ufficiale e del relativo disciplinare. Il termine di presentazione delle proposte progettuali scadeva il 14 novembre del 2016.Ventiquattro le proposte progettuali presentate per piazza Clemenziano e nove per l’area interclusa tra la Villa comunale e piazza Umberto.
L’ampio quadro di progettazioni- escluse quattro per piazza Clemenziano, non essendo state ritenute coerenti con le specificità dei “Disciplinari” di gara- è stato vagliato dalla commissione giudicatrice, presieduta dall’architetto Stefania Duraccio, dirigente del Settore dei Lavori pubblici e della Tutela ambiente dell’Ente di piazza Duomo, e composta dal professore ingegnere Francesco Polverino, titolare della cattedra per Architettura tecnica, e Francesco Viola, titolare di cattedra per Composizione architettonica e urbana, docenti nel Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale della Federico II. Sono state verificate le proposte progettuali per definire la valutazione analitica e la rispondenza formale e tecnica, in relazione alle indicazioni dei “Disciplinari”, con l’esame della documentazione amministrativa prescritta. Un ‘attività di esame e ricognizione attenta, per una risposta interessante sul versante delle valenze professionali. Ed ecco la graduatoria dei team vincitori.
Per piazza Clemenziano, il team primo classificato, è formato dagli architetti Leonardo Maria Proli, Beatrice Pierallini,Curzio Maria Proli e Massimo Mariani; secondo piazzato, il professore architetto Ferruccio Izzo.
Per l’area interclusa tra la Villa comunale e piazza Umberto, prima piazzata l’Officina d’ Architettura, composta dagli architetti Bruno Discepolo, Giovanni Travaglione, Emma Di Lauro; secondo classificato il team formato dagli architetti Francesco Travaglino, Roberto Filiberto e Valentina Travaglino. Il Montepremi messo a disposizione dall’amministrazione e da ripartire tra gli autori delle progettazioni vale in totale poco più di undicimila euro. Una dotazione che va ben oltre il valore economico in sé,essendo di rilevante portata l’iniziativa adottata dall’amministrazione verso la progettualità “aperta”, dando spazio al confronto di idee e visioni per migliorare il profilo urbanistico della città. Un cammino di passi graduali, in cui nell’arco degli ultimi anni si collocano la riqualificazione dell’area della stazione delle Ferrovie di Stato, una volta dismesse le funzioni di scalo-merci svolte per circa un secolo, il Parco archeologico di via La Rocca, la sistemazione della Travaglia nelle pertinenze del Palazzo di Giustizia con la creazione di viale Agostino Rossi, il riassetto con aiuole di piazza Marconi. Tasselli utili e importanti per la vivibilità cittadina.