“Sanità, singolare femminile”: domani il vernissage di Mariagiovanna Capone, giornalista e fotografa. Appuntamento alle 17,30 nel salone del circolo “Giordano Bruno” di piazza Duomo.
La mostra, organizzata dall’associazione “In Rosa” con la collaborazione di Codice Famiglia, é patrocinata dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di Nola.
Alla presentazione dell’iniziativa culturale prenderanno parte: Geremia Biancardi, sindaco di Nola, Carmela De Stefano, assessore alle pari opportunità, Lucia Sibilla, avvocato del foro di Nola, Francesco Urraro, presidente dell’ordine degli avvocati di Nola, Eliana Iuorio, presidente dell’associazione “In Rosa”, Mariagiovanna Capone, autrice delle opere esposte, Carmela Cassese dell’associazione “Codice Famiglia”, Olga Izzo, fotoreporter, Licia Nocerino, vicepresidente associazione “Noi Polizia”.
Il programma della serata prevede anche un aperitivo ed un intervento musicale dal vivo a cura degli studenti dell’istituto “Caravaggio” di San Gennaro Vesuviano del gruppo “Mimosa”, che si esibiranno in brani tratti dalle poesie della giovane scrittrice Marika Vangone.
“Portare il rione Sanità oltre i confini cittadini è importante e fondamentale per contribuire a scardinare quei luoghi comuni che da sempre porta cuciti addosso. Alla Sanità – spiega Mariagiovanna Capone – non ci sono solo criminali ma gente talentuosa e impegnata, umile e laboriosa, altruista e disponibile, è un luogo pieno di storia e cultura. Mio obiettivo è incuriosire i visitatori della mostra e invogliarli a visitare il quartiere”.
“La Sanità, simbolo di una Napoli attaccata e vilipesa, trova riscatto, dignità ed orgoglio, in questi scatti della fotoreporter Mariagiovanna Capone; al pregiudizio ed agli stereotipi che ne vorrebbero fare un quartiere necessariamente criminale, rispondono – sottolinea Eliana Iuorio – le donne che lavorano, che portano avanti legami familiari ricucendo le ferite delle assenze e del disagio economico; le donne che educano i bambini, che diffondono un messaggio di emancipazione ed indipendenza; le donne che studiano, che vivono d’arte, che fanno impresa. Luoghi comuni diversi, quelli che da sempre accompagnano tutte le donne che al giorno d’oggi faticano, per superarli e vincerli, quali ostacoli – frutto di una mentalità maschilista di tipo patriarcale – che ancora si frappongono al raggiungimento pieno delle pari opportunità. Il rione Sanità, per questo, diventa metafora della donna: vittima degli stereotipi di genere, che la società ed il mondo del lavoro vorrebbe confinare entro determinati ruoli, per limitarne la libertà ed impedirne la parità”.
“Manifestazioni come quella organizzata dall’associazione In Rosa rappresentano momenti di reazione necessaria a fenomeni di degrado: le fotografie delle donne che abitano il rione Sanità – conclude Carmela De Stefano – con le loro storie, sono testimonianza di ribellione coraggiosa e civile alla violenza attraverso la denuncia. Così come lo strumento letterario della poesia, che è stato per Marika elemento di apertura di sé al mondo, e che deve essere sostenuto in quanto linguaggio potente che veicola un messaggio preciso: ogni sopruso può essere combattuto e vinto”.