Quella che doveva essere una normale udienza penale in tribunale a Nola è sfociata in uno scambio di battute tra avvocato e giudice onorario ed è proseguita fra relazioni ed esposti, che hanno portato a prese di posizione delle organizzazioni di appartenenza e addirittura alla proclamazione di uno sciopero da parte della camera penale per il 5 dicembre. Quello che si stava svolgendo presso una delle udienze penali a Nola era un processo per minacce con l’uso di armi con un unico imputato.
La tensione è esplosa durante l’esame dell’imputato tra il difensore di quest’ultimo, Paola Caruso, iscritta al Foro di Nola, e il giudice onorario Rossana Ferraro, anch’essa avvocato ma iscritta al Foro di Santa Maria Capua Vetere. L’udienza è quella del 14 novembre scorso, e l’imputato stava raccontando le modalità della perquisizione da parte dei Carabinieri su domanda del legale. Il giudice, come emerge dalla relazione di servizio, ha interrotto l’imputato, e con ordinanza istruttoria ha disposto che non si parlasse della perquisizione. Una escalation – si legge nella relazione – che ha bloccato l’udienza per 20 minuti ed indotto il pm presente a chiedere la trasmissione degli atti in Procura. Lo scontro ha fatto alzare le barricate, da una parte la Camera penale che ha preso le difese del collega dall’altra l’Anm (sottosezione di Nola), che in una nota, pur senza voler entrare nel merito della vicenda, auspica che gli organi rappresentativi del sistema giustizia, ovvero Magistratura Ordinaria, Magistratura Onoraria, personale amministrativo, Forze di Polizia e Avvocatura, “collaborino tra loro al fine di stemperare le tensioni che naturalmente possono verificarsi nella gestione del servizio, coltivando – come del resto è sempre avvenuto – il proficuo dialogo caratterizzato da serenità, cordialità e stima reciproche, evitando di assumere posizioni troppo rigorose”. Sul caso è arrivava infine la nota dei sindacati delle forze dell’ordine, ovvero del Siap, sindacato Italiano Appartenenti Polizia e del Nuovo Sindacato Carabinieri, che si augurano “un chiarimento della Camera Penale di Nola” e manifestano “le loro perplessità in merito alle osservazioni formulate dalla Camera penale, che appaiono contraddittorie e irrispettose degli appartenenti dell’Arma dei Carabinieri e delle Forze di Polizia in generale”. Il giudice Ferraro ha nel frattempo dato mandato all’avvocato Sergio Pisani per tutelare la propria immagine al di fuori delle sedi giudiziarie.