di Gianni Amodeo – Foto di Mira Bifulco
Ha fatto registrare notevole rilevanza nella cronaca della città bruniana e del contesto socio-territoriale di riferimento il significativo intervento che permette l’accesso ai siti d’interesse storico-artistico e archeologico e agli spazi delle attività culturali per coloro che vivono i disagi delle disabilità e che hanno difficoltà e problemi di mobilità. Intervento reso concreto dallo spirito solidale di Ortopedia meridionale, la società del dottor Zungri Salvio, che ha donato alla civica amministrazione un montascale a cingoli, che permette di attraversare senza problemi una delle rampe di scale d’ingresso al complesso architettonico, essendo ambedue sottoposte all’inderogabile e tassativo vincolo d’integrale conservazione disposto dal competente ufficio della Soprintendenza dei beni d’interesse artistico, architettonico e archeologico. Il congegno, azionato con supporti elettronici, agevola l’accesso e la frequentazione del seicentesco complesso della Chiesa dei Santi Apostoli, la monumentale pubblica location, che, recuperata e integralmente restaurata nel 2015, grazie alla progettualità e all’operatività dell’associazione Meridies, ospita ormai e senza soluzioni di continuità mostre e rassegne di varia ispirazione artistica, performance culturali, convegni. Sono le proficue iniziative di animazione sociale, di cui potranno essere partecipi – in virtù proprio del montascale a cingoli– tutti coloro, che, pur volendolo, ne sono restati finora esclusi. E il prezioso congegno elettronico donato è in dotazione esclusiva della Chiesa dei Santi Apostoli.
E’, tuttavia, utile rivisitare il senso dell’operazione di utilità sociale che ha coinvolto – qualche giorno fa- l’Ente di piazza Duomo, l’associazione Meridies e l’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Theti–Masullo”; operazione, che non ha alcun connotato episodico e casuale, se si rapporta- com’è necessario fare- con l’importante impegno di sensibilizzazione verso le comunità cittadine e le Istituzioni locali dell’ area nolana che viene svolgendo da anni la sezione dell’ Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare, operante a Cicciano; un impegno per l’osservanza piena delle normative in materia e che ha già raccolto importanti riscontri come attesta la progressiva e sempre più diffusa rimozione delle barriere architettoniche nella gran parte delle strutture ed esercizi di pubblico utilizzo. Un percorso che l’ Uildm compie, promuovendo manifestazioni ed eventi, concorrendo a far maturare attenzione e consapevolezza verso le problematiche delle barriere architettoniche che creano isolamento e marginalità. Come dire che la donazione di Ortopedia meridionale ha aggiunto un ulteriore tassello per un iter già in atto, con la diretta sperimentazione della funzionalità della struttura nella Chiesa dei Santi Apostoli, dov’è allestita la Mostra pittorica e documentale che rivisita e squaderna il rapporto di Picasso con le donne che ne hanno ispirato la straordinaria produzione artistica. Una coincidenza di bell’effetto.
“La circostanza davvero opportuna e propizia ha voluto- spiega Giovanni De Luca, presidente dell’ Uildm– che la rimozione delle barriere architettoniche con il montascale a cingoli elettronico corrisponda all’immediata opportunità di vivere concretamente la rimozione delle barriere che limitano e condizionano la partecipazione alle attività culturali. E così per tanti di noi, conoscere Picasso e la sua arte ha costituito un’esperienza unica. Un’esperienza che è la prima di lunga serie. Ma mi sembra anche doveroso e utile rilevare- conclude De Luca – che il primo stop alla barriere architettoniche verso i siti d’interesse culturale faccia emergere le ragioni della diffusione di informazioni e conoscenze sui diritti alle prestazioni di assistenza protesica che sono riconosciuti a tante persone, che, il più delle volte, ne sono ignare, restando ancor più gravate dalle loro disabilità e patologie. Sono diritti riconosciuti per prestazioni che sono a carico del Servizio sanitario nazionale, ma troppo spesso disattesi per assenza di conoscenza. Una situazione che va affrontata con massima chiarezza e disponibilità di servizio”.
Su una distinta prospettiva si colloca la riflessione del sindaco Geremia Biancardi, che valuta la donazione di Ortopedia meridionale con l’occhio dell’amministratore pubblico, attento agli interessi della città. “E’ un atto meritorio verso la comunità. Ma soprattutto fa risaltare quali e quanti siano le possibilità che hanno i cittadini, ma soprattutto gli imprenditori di essere partecipi del miglioramento della qualità della vita e delle attrattive della città. Lo possono fare con varie modalità e penso, in particolare, alle interessanti opportunità che offrono le disposizioni normative dell’ Art–bonus, che funziona bene con crescenti trend di adesione di anno in anno e consente di acquisire il credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato a coloro che facciano erogazioni liberali a sostegno, tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale pubblico. Nola– sottolinea il “primo cittadino”- dispone di un patrimonio pubblico di profilo storico-artistico, architettonico e archeologico interessante e quasi integro, certamente non segnato dal degrado. E basta poco, con una serie programmazione, di cui gli imprenditori privati possono farsi carico ed essere protagonisti, per compiere una azione che concorra a valorizzarlo. La donazione di Ortopedia meridionale è già un segnale”.