di Gianni Amodeo
La discrezione e la riservatezza, che di prima acchito sembravano sfiorare la timidezza, erano insite nella sua personalità; discrezione e riservatezza, che si traducevano in atteggiamento e stile di vita praticati e osservati con franca naturalezza nelle relazioni che, affabilmente e spesso con sfumature d’ironia garbata e sottile, manteneva con gli amici di sempre e, più ancora, con la vasta platea sia di ex- alunni che di colleghi docenti e dirigenti d’Istituto statali, che aveva avuto modo di conoscere nel lungo e pluriennale itinerario compiuto al servizio della Scuola, verso i quali curava e conservava profondi legami di vicinanza. Se n’è andato così nei giorni scorsi, lasciando in punta di piedi il campo dell’umana esistenza, Mario Podda, uomo di Scuola, con spiccato senso e rispetto dei valori della sociale convivenza e della cittadinanza attiva, che Gli erano intrinseci e congeniali per formazione culturale di visione umanistica, che ne hanno segnato impegno e professionalità, sia come docente che come Dirigente scolastico, il “Preside” dei tempi andati. E nelle realtà in cui ha operato è stato costantemente fautore d’iniziative a sostegno della legalità e della cittadinanza attiva, favorendo attività di laboratori per la produzione di cortometraggi e stretti rapporti con i programmi di Rai–Yo.
Era in pensione da qualche anno, Mario Podda, ma continuava ad osservare, com’è naturale che sia, quasi per riviverlo con la passione e l’amore di una volta, il mondo–Scuola, a cui ha dedicato tanta parte di sé e della sua perspicace intelligenza; quel mondo–Scuola che ora vedeva stranamente insicuro, freddo, profondamente turbato e inerte in stato di lockdown, così come lo è l’intera l’umanità attraversata dalla pandemia del Covid–19.
Da docente, Mario Podda, ha insegnato nella frazione di Polvica di Nola nella Scuola media “Goffredo Mameli”, prima che diventasse Istituto comprensivo intitolato alla memoria di Mario Fiore – medaglia d’oro al valore militare- assumendone la dirigenza; funzioni, queste ultime, esercitate nel IV Circolo didattico, ad Acerra, per approdare alla dirigenza dell’Istituto comprensivo “Goffredo Mameli”, a Piazzola di Nola, esercitata per oltre dieci anni. Di rilievo nell’attività di Mario Podda, l’incarico di presidente del Distretto scolastico di Nola–Afragola, raccogliendo al meglio il testimone ch’era stato “gestito” con acume, tanta sensibilità sociale e competenza giuridica da Vincenzo De Falco, docente e “Preside” di solida formazione culturale e primo presidente dell’organismo di via Amilcare Boccio.
Istituiti nel ’73 \ 74 nell’ambito normativo dei cosiddetti decreti delegati sulla Scuola, i Distretti rispondevano agli obiettivi costituzionali del diritto allo studio, promuovendo la configurazione più capillare ed estesa possibile del rapporto territori e Scuola. Un punto programmatico e d’iniziativa costante, che fece da riferimento per il presidente De Falco, favorendo lo sviluppo della rete degli Istituti statali d’istruzione superiore, con indirizzo tecnico industriale e professionale, ad esempio, a Cicciano, Saviano, Baiano, Avella, Mugnano del Cardinale, Lauro.
Una linea seguita da Mario Podda ed ampliata, tanto per ricordare, con le iniziative funzionali al rapporto tra Didattica e Territori, con corsi di formazione riservati ai docenti in servizio; corsi, dei quali è disponibile un considerevole apparato, rappresentato da sei volumi collettanei di più autori, che in alcune migliaia di pagine raccontano in caleidoscopio di mille facce tanta parte della Storia dei territori, la cui mappa corrisponde in larga parte al vasto ambito dell’Ager nolanus, che a grandi linee riproduce l’area della Diocesi di Nola. Una collana di notevole interesse e valore nel quadro delle attività del Distretto, a cui il primo input fu dato da Vincenzo De Falco, con il successivo coordinamento di alto profilo documentale e scientifico affidato al professore Tobia Raffaele Toscano, docente ordinario di Letteratura italiana, alla Federico II. Un’importante fonte di conoscenza, per la quale c’è anche la mano del caro e buon Mario Podda. Un caro saluto.