Questa sera il vescovo Francesco Marino ha presieduto la celebrazione eucaristica per l’inizio del servizio pastorale di don Lino d’Onofrio presso la parrocchia Santa Maria delle Grazie di Marigliano.
“Caro don Lino – ha detto il vescovo durante l’omelia – inizia una nuova stagione della tua vita, nella continuità dei vari ministeri che hai svolto, compreso quello di vicario generale. Il Signore ti chiama a questo nuovo compito, cui tu aderisci con tutto il tuo cuore: e sottolineo questa totalità del cuore, questa disponibilità totale. Perché solo Dio può chiedere questa totalità. E quando noi entriamo in questo rapporto totale con lui, scopriamo che non perdiamo nulla ma che anzi è esaltata la nostra libertà, che sono dilatati confini della nostra anima fino all’infinito di Dio. Un infinito che capiremo al momento della visone beatifica: finché siamo pellegrini non possiamo che esercitarci in questo dono di noi stessi, nell’affermare che il Signore è l’unico. Affermare l’unicità di Dio, come fai tu oggi don Lino, è fare esperienza vera della fede. E ciò comporta rinunciare al male, a tutto ciò che ci separa da Dio. Affermare l’unicità di Dio è dire che lui è la sola speranza. E quando ci mettiamo in contemplazione così di Dio, ci comprendiamo come parola d’amore verso lui e verso i fratelli. È nell’amore che troviamo la forza per portare a compimento quella parola che Dio ha messo nel nostro cuore come vocazione. La prima lettura di questa sera ci ricorda che chi cammina lungo la via segnata dalla parola di Dio che è salvezza, riceve dal lui la certezza del premio. È la via stessa che è un premio: è il comandamento dell’amore che è un premio. E a chi osserva quel comandamento è promessa pienezza di vita. La possibilità della nostra adesione ha in Cristo il suo fondamento, nel suo sacerdozio eterno: è attraverso lui che tutto è possibile, che tutto diviene speranza, forza e vita. Fondati su Gesù Cristo diamo sempre senso profondo alla nostra esistenza”.