Il Parroco di San Felice in Pincis, Don Peppino Gambardella, originario di Visciano e prete in difesa dei lavoratori Fiat FCA di Pomigliano D’Arco, definito padre spirituale di Luigi Di Maio, prende le distanze dalle accuse alla famiglia del vicepremier e difende Antonio e Paolina dicendo di aver agito in buonafede in merito ad operai che avrebbero lavorato in nero nell’azienda edile di famiglia di cui Luigi è socio dal 2012 al 50% insieme al padre Antonio. DON PEPPINO sostiene che i lavoratori avrebbero lavorato per un breve periodo e non per anni, come dicono e che si tratterebbe solo di un atto di umanità della famiglia Di Maio. DON PEPPINO si dice convinto che non c’è alcun atto malizioso dei Di Maio. DON PEPPINO da anni, è stato vicino al vicepremier sia dalla sua ascesa in politica nel M5S già alcuni organi di informazione lo hanno etichettato ‘padre spirituale’ di Di Maio. Ma don Peppino è anche noto per le sue battaglie al fianco dei lavoratori Fiat FCA di Pomigliano D’Arco che protestavano contro la precarietà e il licenziamento. È stato anche definito ‘barricandero’per le sue idee di sinistra e i vari scontri con amministratori e politici non in linea con le sue idee. Don Peppino è noto anche per aver trasformato la sua parrocchia come centro di ritrovo per immigrati e persone in cerca di aiuto e ha creato anche cooperative sociali come ‘Irene 85’ e potenziato a Pomigliano in collaborazione con la diocesi di Nola la mensa fraterna Caritas. A qualcuno, che non la pensa come lui, sembrerebbe un prete scomodo non immune purtroppo da intimidazioni e minacce ma sempre convinto di agire praticando il Vangelo per gli ultimi. (NICOLA VALERI)