di Pasquale Napolitano
Quindici su quindici: Andrea Manzi incassa la riconferma alla guida dell’Ato 3 Rifiuti Campania, l’ambito territoriale più grande della provincia di Napoli composto da 59 comuni. Regge l’asse tra l’ala riformista del Pd, guidata da Mario Casillo e il centrodestra: Manzi incassa la riconferma e prepara la rivoluzione nella gestione dei rifiuti. Tra le battaglie sono sul tavolo due opzioni: l’addio dell’Ato 3 da Sanpna, la società provinciale, con la creazione di una azienda autonoma, oppure la rimodulazione dei criteri per l’applicazione delle tariffe a vantaggio dei comuni virtuosi. La riconferma di Manzi sancisce la sconfitta politica della coppia Minieri-Barbato. Il sindaco di Nola, Gaetano Minieri (sostenuto dal consigliere regionale Pd Massimiliano Manfredi) aveva provato a spodestare Manzi, proponendo alla guida dall’Ato il sindaco di Camposano Francesco Barbato. L’operazione Minieri-Barbato è stato un flop clamoroso: nessuno sindaco (dopo decine di chiamate e giri in auto) ha voluto sostenere la candidatura di Barbato. Numeri disastrosi per Minieri-Barbati: zero su 15. La vittoria di Manzi evidenzia inoltre un nuovo equilibrio politico nell’area nolana: l’asse tra la corrente riformista del Pd e il centrodestra. Manzi è stato infatti indicato dal sindaco di Palma Campania, Nello Donnarumma (Fratelli d’Italia) e votato dai consiglieri di Fi e Pd. Un nuovo modello da imporre nei tavoli sovracomunali nell’area nolana: dal tavolo dei Comuni alla scelta dei vertici dell’Agenzia area nolana. Con la riconferma Manzi ne esce rafforzato anche in vista delle elezioni comunali nel comune di Casamarciano che si terranno in primavera dopo lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.