Durante il periodo estivo la terra brucia. Sono sempre più frequenti e intensi i roghi e i roghi tossici soprattutto.
Il gesto di lanciare la cicca accesa fuori dal finestrino o il pezzo di vetro che fa prendere fuoco la sterpaglia, assieme alla pratica di voler smaltire i rifiuti illeciti e ingombranti facendoli prendere fuoco sono la pratica sprezzante dell’ambiente e sordo ai suoi bisogni. Ogni giorno attraverso i social siamo raggiunti da notizie di disastri ambientali ovunque. La terra dei fuochi sempre più martoriata, sempre più terra di criminalità. Caivano, Acerra, ma anche paesi come Nola, Saviano, Somma Vesuviana sono interessati da giorni, visto anche gli aumenti delle temperature, da roghi tossici. L’ultimo l’incendio dell’otto luglio 2022 di un grande deposito a Nola confinante con Saviano, causa non poche conseguenze all’ambiente e alla popolazione del territorio. Ancora oggi non è stata fatta completamente la bonifica perché area ancora sottoposto a sequestro. I cittadini sono costretti da settimane a respirare aria malsana, costretti a chiudere finestre e porte anche nelle ore più fresche della serata. La situazione preoccupa il Sindaco Simonelli del comune di Saviano che non solo sollecita le autorità competenti a risolvere il problema ma, pronto ad effettuare tutto ciò che è nella sua legittimazione, è intervenuto con un’attività di disinfestazione nelle zone prossime ai luoghi dell’incendio.
Pene severe, si legge nell’ordinanza n. 30 del 21 giugno 2022 del Comune di Saviano, anche per chi semplicemente in questo periodo brucia vegetali, i loro residui o altri materiali connessi all’esercizio delle attività agricole nei terreni agricoli, anche se incolti, negli orti, nei giardini, nei parchi pubblici e privati.
Si invita i cittadini a rispettare le regole e a denunciare le azioni incivili. La natura restituisce il torto fatto senza sconti e senza offrire una seconda opportunità. Siamo i barbari che devastiamo il nostro mondo e ci destiniamo ad un futuro di desolazione.
Nunziata Napolitano