Il prefetto di Napoli, dopo la sollecitazione del sindaco di Casamarciano, invita i sindaci del Nolano, attraverso una diffida a far rispettare il divieto di bruciare fogliame e sterpaglia, ottemperando all’ordinanza della Regione Campania, firmata dal governatore De Luca 10 giorni dopo il suo insediamento come presidente della Giunta. De Luca ha tenuto per se anche la delega all’agricoltura. I sindaci, lo scorso anno, sull’onda di vivaci proteste di agricoltori che si opponevano ai divieti ottennero una deroga per autorizzare le cosiddette “finestre”, 2-3 ore al giorno per i falò agricoli. Le proteste di ambientalisti e numerose famiglie hanno “costretto” il governatore ad emettere l’ordinanza che nega fino al 20 settembre l’abbruciamento di fogliame e sterpaglia. Bisogna anche denunciare che le cosiddette finestre erano violate. I trasgressori accendevano i falò in qualsiesi ora dal giorno, a partire dalle 7 del mattino. In molti centri abitati il fumo denso provocava danni alla salute e respiratori. Come spesso accade, le ordinanze ci sono ma nessuno, tranne pochi, le rispetta. I controlli sono inefficaci o non ci sono affatto. Il sindaco di Casamarciano Manzi, cercando di preservare i suoi cittadini e il suo territorio ha scritto al Prefetto Maria Pantalone, lamentando la “latitanza” di colleghi sindaci nel far osservare le ordinanze. Il prefetto ha scritto una diffida, invitando a revocare le finestre e facendo osservare i divieti. Nicola Valeri