Erano finiti in carcere con l’accusa del pubblico ministero, il Dottor Luigi Landolfi e del G.I.P. (Giudice per le Indagini Preliminari), la Dottoressa Isabella Iaselli, perchè dediti all’acquisto e alla successiva rivendita di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti sulle piazze dei comuni della provincia di Napoli, Caserta e Avellino. Si tratta di Bartolomeo Falco, e Felice Menna di Tufino e Biagio De Vattimo di Camposano). Ma grazie all’istanza difensiva dei legali dei tre imputati, i magistrati del Tribunale del Riesame hanno ritenuto insussistente nei loro confronti il capo di imputazione dell’associazione finalizzata allo spaccio di droga e hanno così revocato la custodia cautelare in carcere, attenuando la pena ai domiciliari.
L’avvocato Walter Mancuso di Nola, legale difensore di uno dei tre indagati, ovvero di Falco, ha dichiarato: “Il Tribunale del Riesame ha ridimensionato la vicenda che ha coinvolto anche l’imprenditore Falco Bartolomeo, escludendo la grave accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Attendiamo le motivazioni e prepareremo la difesa per l’eventuale processo, nel corso del quale riteniamo di poter dimostrare la estraneità del Falco anche dai singoli episodi di spaccio che la Procura ed il Gip gli hanno contestato. Si tratta di un procedimento in cui la prova è costituita dalle sole intercettazioni telefoniche, che per loro natura sono equivoche ed insidiose. In sede di interrogatorio Falco ha chiarito ogni equivoco. Nonostante la scarcerazione valuteremo di ricorrere in Cassazione perché Falco affronti il processo da uomo libero”