EBOLI – «Non si fitta agli stranieri. Solo a referenziati italiani». È il secondo annuncio in ordine di tempo, in questo tempo anacronistico che sembra andare indietro accartocciandosi su se stesso invece di andare avanti ed aprirsi al resto del mondo, che compare ad Eboli: annunci immobiliari che escludono una fetta di affittuari, gli stranieri. Se per tutti rimane complicato, dunque, trovare un lavoro, una casa e magari costruirsi una famiglia per lo straniero diventa addirittura impossibile. L’annuncio pubblicato online ha fatto il giro del web in pochissimo tempo dividendo i navigatori in rete: da una parte c’è chi si schiera al fianco del proprietario di casa che vuole solo italiani nelle sue stanze e dall’altra chi si indigna, chi vuole a tutti i costi creare una rete di resistenza agli episodi di discriminazione che avvengono con cadenza costante sul territorio. Dall’agenzia immobiliare sottolineano di essere degli intermediari al servizio dei clienti e che, come tali, devono dare ragione al cliente, il proprietario, che sottolinea le sue preferenze tracciando l’identikit del perfetto affittuario. Non trova concorde questo modus operandi il movimento “L’Italia che resiste”, un movimento nato spontaneamente dalla volontà di alcuni cittadini di mettersi insieme, per creare una rete civica attiva.