Negli ultimi cinque anni i festeggiamenti della notte di San Silvestro, prevalentemente a base di botti, hanno provocato sei morti e 2.311 feriti. L’anno scorso i feriti sono stati 361, di cui 53 bambini. Lo rende noto la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente. Gravissime, anche se difficili da quantificare, le conseguenze sugli animali, terrorizzati e spesso uccisi dalle esplosioni: i decessi, tra i domestici e i selvatici, sarebbero migliaia, soprattutto di uccelli, che muoiono letteralmente di spavento. A Napoli e provincia 50 feriti, otto dei quali bambini, questo il bilancio dei festeggiamenti nella notte di San Silvestro, che – nonostante tutto – può dirsi assolutamente positivo, soprattutto se lo si confronta con quelli degli ultimi decenni. Oltre cento nel capoluogo partenopeo sono stati oltre cento gli interventi compiuti nella notte dai vigili del fuoco tra la città di Napoli e i comuni della provincia per spegnere roghi di rifiuti o auto. L’operazione più impegnativa è stata portata a termine a San Giorgio a Cremano, dove in un vecchio stabile sono andati a fuoco plastiche e gomme. Numerose le persone rimaste ferite durante i festeggiamenti della notte di Capodanno in tutta Italia. I fatti più gravi a Roma dove ad un uomo è stata amputata una mano. A Milano un bimbo ha perso le cinque dita della mano. A Bari in due rischiano di perdere la vista. Alla fine tutto sommato un bilancio non così grave come negli anni passati.