Una notte di terrore ha scosso la tranquillità di Avella lungo via Nazionale delle Puglie, quando un giovane extracomunitario, ha scatenato una violenta aggressione nei confronti di due ragazze coetanee, nei pressi della stazione di servizio Agip “Pit Stop” è la rivendita di mezzi agricoli “Flli Castaldo”. L’episodio ha avuto luogo alle 0:45, interrompendo il sonno di alcuni residenti che sono stati svegliati dalle urla strazianti provenienti dalla scena dell’aggressione.
Testimoni oculari hanno riferito che l’aggressore ha colpito le due giovani donne, entrambe di nazionalità marocchina, con calci e pugni. In uno scenario già drammatico, una delle ragazze aggredite è anche incinta, aggiungendo ulteriore preoccupazione per la sua salute e per quella del nascituro.
Gli abitanti, sbigottiti di fronte a una scena così orribile, hanno prontamente allertato il 112 tramite diverse chiamate, vista la persistenza dell’aggressione. Alcuni automobilisti di passaggio si sono fermati per soccorrere le vittime, mitigando la gravità della situazione fino all’arrivo dei soccorsi.
Sul luogo sono intervenuti tempestivamente un’ambulanza e solo successivamente diverse auto dei Carabinieri. Tuttavia, l’aggressore è riuscito a darsi alla fuga, dirigendosi verso Avella per l’area di campagna e facendo perdere le sue tracce. Una delle ragazze ha riportato gravi ferite su tutto il corpo, inclusa la rottura dei denti e tagli al volto e alla testa, rendendo necessario il trasporto immediato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Avellino.
Il recente episodio di violenza ad Avella solleva ulteriori preoccupazioni riguardo alla crescente problematica del femminicidio e della violenza di genere. Questi atti orribili non solo mettono in pericolo la vita delle vittime dirette, ma contribuiscono anche a diffondere una sensazione diffusa di insicurezza tra le donne della comunità.
È fondamentale che la giustizia venga fatta per le vittime coinvolte in questo episodio, ma anche che la società nel suo complesso si mobiliti per affrontare le radici profonde della violenza di genere. Solo attraverso un impegno collettivo per cambiare atteggiamenti culturali e promuovere il rispetto reciproco sarà possibile contrastare efficacemente il femminicidio e la violenza di genere.