Emergono nuovi particolari nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino sull’incendio alla Novolegno dello scorso 11 giugno. L’ipotesi di reato è di inquinamento ambientale. Le indagini della Magistratura sono scattate all’indomani dell’incidente verificatosi nell’opificio specializzato nella trasformazione del legno in pannelli Mdf. Il silos situato sulla linea di produzione Nl3, surriscaldandosi all’improvviso, ha subito preso fuoco, sprigionando nell’aria una densa nuvola di fumo nero. Il filtro a manica, presente all’interno della struttura metallica, è stato posto sotto sequestro, anche se, attraverso due relazioni tecniche, l’azienda ha presentato istanza di dissequestro. I dirigenti della Novolegno sono pronti a fornire alla Magistratura tutta la documentazione richiesta. Comunque, dai rilievi ufficiali dell’Arpac non sono emersi dati preoccupanti.