La terza edizione del Napoli Pizza Village registra molti record. Sono quasi 100mila le pizze sfornate nei sei giorni dell’evento con un aumento del 25% rispetto alla passata edizione (75.000) così come in aumento sono stati i visitatori del villaggio, 380mila. Aumentano anche le cifre dei prodotti annessi: 330mila i litri di bevande consumate che registrano nella birra Peroni e nella Coca cola il 40% dei consumi (132mila litri) mentre il 20% degli avventori ha preferito l’acqua Lete, con un consumo di 66mila litri.
Tra i numeri record Napoli Pizza Village può vantare anche quello del riciclo virtuoso riconosciuto dall’Asia. La raccolta utile differenziata effettuata dal personale della manifestazione, tra le materie di scarto prodotte, ha infatti raggiunto la percentuale record del 70% rispetto ad una media cittadina del 18.05% (dato Regione Campania SIORR). Delle 300 tonnellate di prodotto di scarto raccolto durante la sei giorni, dove l’Asia ha implementato con quasi 15 compattatori la raccolta per non incidere sul consueto flusso di raccolta del quartiere di Chiaia, 210 tonnellate sono state suddivise in 147 tonn. di plastica (piatti, posate e involucri) e 63 tonn. di carta (bicchieri, tovagliette, tovaglioli e fazzolettini).
PREMI
Dopo il Mondiale riservato ai pizzaioli, nel weekend conclusivo sono state premiate le pizzerie. Il premio messo in palio da Asia è stato assegnato alla Pizzeria Vesi che ha realizzato una pizza quattro stagioni ispirandosi ai quattro colori della raccolta differenziata. Mentre la pizzeria Novecento ha vinto il primo premio dello sponsor Acqua Lete per aver meglio rappresentato il tema “acqua e pizza” con una creazione in 3D che riproduceva un immaginario campo di calcio (comprensivo di giocatori del Napoli) sul golfo partenopeo con le barche dell’America’s Cup.
SOLIDARIETA’
Uno dei 45 forni del Napoli Pizza Village 2013 sarà donato dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani ad una missione del Madagascar. “Non sono riuscita a trovare nessuno in grado di costruire un forno a legna per cuocere pane e pizze” ha dichiarato commossa la missionaria Rosa Rossano.
Un’area dell’evento è stata dedicata alla pace ispirandosi alla richiesta del Pontefice con alla veglia di sabato sera. L’assessore Pina Tommasielli ha così voluto testimoniare, in rappresentanza del Comune di Napoli, il pacifismo dei laici e delle istituzioni.
La terza edizione del Napoli Pizza Village passerà alla storia non solo per i numeri record registrati, ma per le richieste di ospitalità del format giunte all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani. Prima, in ordine di tempo e di richiesta, sarà Tokyo ad ospitare a fine ottobre la pizza napoletana, poi Napoli Pizza Village, a novembre nell’ambito della missione dell’Unione degli Industriali di Napoli, volerà in Cina, nelle città di Shangai e Pechino per poi approdare a fine mese a Taiwan. Nel 2014 si andrà in Russia, a Sochi, per i Giochi Olimpici invernali di febbraio, mentre Rio de Janeiro in Brasile sarà la tappa della pizza, da giugno a luglio, in occasione del Mondiali di Calcio 2014.
Un format che ha convinto non solo le istituzioni locali, ma anche quelle dei Paesi stranieri che da sempre strizzano l’occhio alla pizza. “Questo tour ci consentirà di promuovere non solo il prodotto pizza, con annessi gli elementi della gastronomia nostrana che la compongono, ma anche l’immagine di Napoli e dell’intera regione Campania – dichiara il presidente dell’APN Sergio Miccù -. Abbiamo lavorato tanto in questo senso e siamo contenti di poter avere i prossimi due anni di lavoro pianificati nella promozione del piatto più importante della cucina e della cultura gastronomica partenopea”