Nella serata inaugurale di domenica sono già stati raccolti 1500 euro direttamente da “La Bottega dei Semplici Pensieri” e 6mila 760 euro dall’Associazione Sostenitori dell’Ospedale Santobono.
Il dato emerge dal report elaborato dalle casse situate all’ingresso della manifestazione, che è stata gestita direttamente dai responsabili dell’Associazione SOS Santobono per quanto riguarda i ticket di accesso e dalla Bottega dei Semplici Pensieri per la gestione dei bicchieri.
“Abbiamo raggiunto un ottimo risultato con la raccolta fondi – ha dichiarato Ugo de Luca, presidente dell’Associazione Sostenitori Ospedale Santobono Onlus. Nella sola prima giornata abbiamo già raccolto, direttamente presso il nostro stand, 6.760 euro che saranno interamente utilizzati per sostenere il progetto “Sogni d’oro: umanizzazione pittorica”, per trasformare i reparti di neurologia e neuroncologia del Santobono e della Day Surgery del Pausilipon in luoghi allegri e colorati, a misura di bambino. Un risultato importante e‘ stato raggiunto anche nella raccolta della seconda giornata, con soddisfazione dell’organizzazione, degli amici di Arcobaleno Vesuviano, dell’Ente Parco del Vesuvio e di tutte le aziende intervenute in supporto per la realizzazione dell’evento.
“Un risultato reso possibile – hanno commentato i ragazzi dell’Associazione Arcobaleno Vesuviano, che ha organizzato l’evento – da una scelta strategica importante: rinunciare a guest star che avrebbero comportato aggravi di costi”.
“A garanzia della trasparenza della nostra attività pro bono, la raccolta fondi – ha aggiunto Francesco Carbone presidente di Arcobaleno Vesuviano – è stata effettuata direttamente dall’Associazione che sostiene il Santobono e dalla Bottega dei Semplici pensieri. Allo stato si attendono i dati della seconda serata della raccolta fondi per Le fate di Arianna.
Sono intervenuti all’evento, tra gli altri, il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo (quest’anno partner istituzionale di Off) e il sottosegretario all’Ambiente, Salvatore Micillo.
Carmen Guerriero