In questa giornata, istituita ufficialmente nel 1909 in ricordo di un evento doloroso in cui persero la vita 129 operaie in un industria tessile di New York, si ricordano tutte le conquiste delle donne in campo economico, sociale e politico ma anche le discriminazioni e le violenze a cui ancora oggi vengono sottoposte. In Italia questa giornata venne celebrata per la prima volta l’8 marzo del 1946 e nella stessa occasione venne introdotta la mimosa come simbolo di tutte le donne.
Si tratta di una giornata importante in cui festeggiare per una donna non dovrebbe significare “andare a divertirsi con le amiche” o “ricevere un mazzetto di mimose” o ancora “mostrare la proprio libertà andando a vedere uno spogliarello”… NO! Questa giornata per una donna deve essere una riflessione sul suo essere Donna, una celebrazione di tutte le conquiste di cui ora è beneficiaria, ma soprattutto deve essere un momento di riflessione anche per gli uomini perché fin quando anche loro non si occuperanno del “problema” della parità di genere sarà sempre e solo una battaglia a senso unico che non porterà a nessun risultato. Salvaguardare i diritti delle donne, tutelarle, combattere le violenze e le discriminazioni sessiste è un compito a cui tutti devono prendere parte, a cui tutti devono partecipare e in cui tutti devono credere.
C’è ancora molto da fare nel mondo sul fronte dei diritti delle donne come afferma il direttore esecutivo dell’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, Phumzile Mlambo-Ngcuka, a pochi giorni dalla 59° sessione della Commissione sulla condizioni femminile nel mondo che si terrà a New York dal 9 al 20 marzo: “nessun Paese del mondo ha raggiunto ad oggi una piena uguaglianza tra uomo e donna […inoltre], tanto la sotto-rappresentanza di donne nei processi decisionali quanto la violenza di genere sono fenomeni globali tristemente di grande attualità”.
Ricordiamoci quindi che questa giornata è solamente una celebrazione simbolica di tutto ciò che le donne hanno conquistato ed ottenuto negli anni, una giornata per ricordarci tutto quello che c’è ancora da fare per far sì che non esistano più discriminazioni di genere e violenze: non c’è bisogno di una data su un calendario per permettere ad una donna di festeggiare il suo essere Donna!
CHIARA SINISCALCHI