L’Unione Internazionale Contro il Cancro, organizzazione non governativa che rappresenta le moltissime associazioni impegnate nella lotta contro la malattia in oltre cento Paesi e della quale fa parte anche la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, promuove in occasione del 4 febbraio la Giornata Mondiale contro il Cancro. Un’occasione per tenere viva l’attenzione su quello che è un fenomeno globale drammatico e dall’estensione spaventosa. Tema della giornata, sostenuta tra l’altro dall’Organizzazione della Sanità, è la prevenzione come forma principale per combattere il cancro. Ogni anno sono oltre 12 milioni le persone a cui viene diagnosticato un tumore, mentre 7.6 milioni di persone muoiono a causa di questa malattia.
La lotta al cancro deve essere globale ed efficace: l’Unione individua quattro obiettivi indispensabili per perseguire tale obiettivo. In primo luogo quello di consentire a tutti di coltivare uno stile di vita salutare, creandone le condizioni e informando adeguatamente, in modo da ridurre i fattori di rischio sociali ed ambientali: un aspetto chiave che, secondo gli esperti, potrebbe ridurre del 25% le morti premature dovute a tumore. In secondo luogo è indispensabile garantire a tutti la possibilità di avere accesso a programmi sanitari di screening che consentano diagnosi precoci, fatto che potrebbe alleggerire enormemente il peso del cancro in tutti i Paesi. In altre parole, avere un corretto stile di vita significa rinunciare al fumo, evitare obesità e sovrappeso attraverso una dieta sana e con un moderato consumo di alcolici, fare movimento: questo però è soltanto uno degli aspetti della prevenzione. Ugualmente importante è anche diffondere la vaccinazione contro i virus HPV e HBV, responsabili rispettivamente del cancro alla cervice e al fegato. Il terzo obiettivo imprescindibile nell’ambito della lotta contro il cancro riguarda la possibilità per tutti, indipendentemente dalla geografia o dalla condizione economica, di servirsi di trattamenti terapeutici efficaci, senza che questo comporti dei costi insostenibili. Il quarto punto riguarda la qualità della vita: la comprensione dell’impatto della malattia sul benessere mentale, emotivo e fisico del paziente può aiutare a migliorare l’esistenza non soltanto dei pazienti, ma anche dei familiari e di tutte le persone che si trovano a stare vicino ad una persona nel difficile momento della malattia.