Non passa giorno che tutti gli organi di informazione, riversano nelle nostre case, immagini di navi militari che portano, nel nostro Paese, migliaia di presunti profughi, la maggior parte dei quali, sono dei clandestini. In questi ultimi giorni il fenomeno si è accentuato e navi militari europee o mercantili, caricano migliaia di persone, prevalentemente giovani uomini, a poche miglia dalla Libia e poi, ovviamente, li portano in Italia. Le nostre radio, le nostre TV, parlano di salvataggi, si parla, puntualmente di persone “salvate”, ma da cosa? Certo vi sono stati anche casi di salvataggio, ma questo riguarda poche situazioni. La verità forse è diversa da quella che si dipinge: gli scafisti telefonano, evidenziano pericoli, e le navi si muovono, una sorta di servizio “taxi”, con destinazione Italia, ovviamente. Sette milioni di italiani ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO. Antonio de Lieto, sono senza lavoro, milioni di pensionati sono alla fame, i nostri giovani sono costretti ad emigrare, tanti Italiani, dormono per strada ed una domanda viene spontanea? Possiamo continuare a garantire, per un tempo indefinito, vitto, alloggio, vestiario, sanità , ecc., ad una massa enorme di persone ? Ad ogni ondata di presunti profughi, diventa sempre più difficili collocarli, un numero sempre maggiore di Comuni e di Regioni, rifiuta di accogliere questi stranieri e c’è da chiedersi: l’Europa dov’è? A cosa è servito, in questa materia, il semestre di presidenza italiana della Commissione europea? Troppo comodo – ha continuato de Lieto – lavarsi la coscienza, “salvare” migliaia e migliaia di persone e poi portarle in Italia. Tutti devono fare la loro parte ed in primo luogo gli USA, la Germania e la Francia che scatenando la guerra contro Gheddafi e lo stesso Saddam, indebolito la Siria , hanno creato le condizioni per le varie “primavere”, che hanno destabilizzato gran parte dei Paesi dell’Africa, creando le condizioni che hanno causato quest’esodo di massa che è semplicemente ingovernabile. La stragrande maggioranza dei cittadini, ritiene che il nostro Paese, abbia già fatto e dato tanto, troppo, per affrontare questa emergenza e che sia giunto il momento che l’Italia tuteli i propri confini. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto – ritiene che abbia perfettamente ragione chi sostiene che gli aspiranti migranti, debbano essere aiutati a casa loro. Oramai le masse di clandestini e di presunti profughi, sembrano fiumi in piena e la “invasione” non giunge solo dal canale di Sicilia, ma anche dai confini del nord-est, da dove, ogni giorno, transitano migliaia di persone , provenienti dall’Afganistan, dal Pakistan ecc., fra il silenzio, quasi generale. Fino a quando può durare questa situazione? Il nostro Paese può reggere questa situazione?