Si è conclusa ieri sera a Los Angeles la cerimonia di premiazione degli Oscar, trasmessa in Italia in diretta dalle 22.50 in poi e che puntualmente tiene svegli fino a tardi gli appassionati di cinema. A fare incetta dei premi di maggiore prestigio quest’anno è stato Birdman del messicano Alejandro Gonzàlez Iñárritu, premiato come miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale, miglior fotografia. Le due statuette per il miglior attore e la migliore attrice vanno rispettivamente a Eddie Redmayne in La Teoria del Tutto, pellicola dedicata all’astrofisico Stephen Hawking, e a Julianne Moore in Still Alice, film drammatico tratto dall’omonimo libro della neuroscienziata Lisa Genova, incentrato sulla malattia dell’Alzheimer. Tra i film ampiamente “nominati” ma che non hanno ricevuto un gran numero di riconoscimenti, oltre a La Teoria del Tutto, American Sniper, Imitation Game e Interstellar, salta sicuramente all’occhio Boyhood di Richard Linklater. Il regista, che da sempre si era contraddistinto per la realizzazione di film con tecniche anticonformiste come il rotoscope, aveva portato al termine un progetto lungo 12 anni (che comprendeva ovviamente riprese ogni anno) in cui seguiva la crescita e l’entrata nell’età adulta del suo protagonista Mason. In Boyhood la storia è scandita dalla crescita e dai cambiamenti dei suoi attori che non variano mai durante il film e dagli avvenimenti nel corso degli anni che, insieme alle canzoni e ai film del tempo, fanno da sfondo al decennio. A portare a casa una statuetta grazie a Boyhood è solo Patricia Arquette come miglior attrice non protagonista. 4 Oscar su 9 nomination invece per Grand Budapest Hotel di Wes Anderson: miglior scenografia, miglior trucco, migliore colonna sonora (di Alexandre Desplat, che era stato nominato anche per la colonna sonora di Imitation Game). Un Oscar (su 8 nomination) anche per il buon Imitation Game per la miglior sceneggiatura non originale, in cui si segue la vita del matematico Alan Turing durante seconda guerra mondiale, la sceneggiatura è basata sulla ricca biografia “Alan Turing: Storia di un’enigma” di Hodges Andrew. Ancora pochi riconoscimenti ai film che forse più hanno fatto parlare di loro quest’anno, con grandissimo successo ai botteghini anche in Italia: Interstellar di Christopher Nolan e American Sniper di Clint Eastwood; nessun premio per l’enigmatica interpretazione di Rosamunde Pike in Gone Girl di David Fincher, Michael Keaton in Birdman o Cumberbatch nel difficoltoso compito di interpretare Turing. Niente ancora a Bradley Cooper, Marion Cotillard, Edward Norton. Prevedibile la vincita di Big Hero 6 come Miglior film d’animazione (54° classico Disney, per la prima volta basato su un soggetto Marvel). Il miglior film straniero è invece Ida, di produzione danese/polacca in cui una giovane suora alla ricerca delle sue origini, scopre di essere ebrea. Il film è realizzato in bianco e nero. Per informazioni più dettagliate, ecco la lista dei vincitori 2015:
Miglior film: Birdman di Alejandro González Iñárritu Miglior regia: Birdman
Miglior sceneggiatura originale: Birdman Miglior fotografia: Birdman
Miglior sceneggiatura non originale: The Imitation Game Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne – La Teoria del Tutto
Miglior attrice protagonista: Julianne Moore – Still Alice Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons – Whiplash
Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette – Boyhood
Miglior colonna sonora: Grand Budapest Hotel – Alexandre Desplat Miglior trucco: Gran Budapest Hotel
Migliori costumi: Grand Budapest Hotel Miglior scenografia: Grand Budapest Hotel Miglior film d’animazione: Big Hero 6 Miglior film straniero: Ida Migliori effetti speciali: Interstellar
Miglior sonoro: American Sniper
Miglior canzone: Glory (John Stephens, Lonnie Lynn) – Selma
Miglior documentario: Citizenfour
Miglior montaggio: Whiplash
Miglior cortometraggio d’animazione: Feast Miglior corto documentario: Crisis Hotline: Veterans Press 1
Miglior corto: The Phone Call
Valentina Guerriero