« ‘A juta ‘a Montevergine-Mamma schiavona e lei sei sorelle» , questo il titolo scelto per la venticinquesima edizione della juta di Ospedaletto d’Alpinolo, uno dei più suggestivi eventi del panorama popolar-culturale campano. “Ho immaginato che la Madonna dell’Arco, La Madonna delle Galline, La Madonna dei Bagni, La Madonna di Materdomini, La Madonna di Castello e la Madonna Avvocata si recassero a far visita alla […] Madonna di Montevergine, per festeggiare insieme 25 anni di devozione e di culto popolare della Juta”, si legge nel comunicato Facebook del direttore artistico Fiorenza Calogero, per la seconda volta alla guida della manifestazione. Tre giorni, quelli dedicati al culto mariano di Montevergine, che faranno emergere l’elemento “ctonio” della verde Irpinia tra tammorre, balli e devozione. Un vero e proprio inno dionisiaco alla cultura popolare e alla terra che vedrà ricordato il proprio più grande interprete; il compianto Marcello Colasurdo. L’inno alla Madonna, “simmo juti e simmo venuti quanta grazie c’avimm ’avuto…”, è dunque pronto per risuonare ancora una volta lungo la vecchia via mulattiera che conduce al Santuario di Montevergine, recando con sé speranze, gioie e afflizioni di un intero popolo: il popolo di Mamma Schiavona .(Andrea Squittieri)