“Ben otto statue della Dogana di Avellino, dal valore inestimabile, completamente abbandonate, a terra, in condizioni precarie, impolverate, senza che nessuno se ne sia mai potuto o voluto occupare. Si parla tanto di Dogana di Avellino, di strutture, ma il suo vero valore giace in terra. La responsabilità non è da attribuire ai dipendenti del Palazzo situato al centro della cittadina della Valle del Sabato che hanno addirittura l’onere di custodirle sotto la propria responsabilità. Ma piuttosto a istituzioni locali e politica che hanno privato i cittadini di un importante patrimonio culturale. Per questo motivo, chiederò l’intervento urgente del Ministro Franceschini”. Lo afferma Carlo Sibilia, dopo la visita ispettiva effettuata all’interno della Dogana dei Grani di Atripalda. “Non riusciamo a capire come si possa trattare in questo modo la cultura avellinese e la cultura irpina in generale – sottolinea il portavoce del Movimento Cinque Stelle -. Uno di quei motori economici dello sviluppo inteso dal M5S.
Abbiamo trovato una Dogana dei Grani svuotata di ogni funzione. Basti pensare che anche l’impianto anti-incendio costruito con soldi pubblici non è mai stato collaudato. Ogni porta che apri trovi uno spreco enorme di soldi pubblici. Dogana dei Grani, così com’è oggi, è stata spogliata di qualsiasi significato. Locali in via di svuotamento e pieni di opere salvate dal terremoto dell’80 o altre tragedie che non sono mai più state toccate. Niente programmazione, niente risorse, niente cultura. Non si sta facendo nulla per valorizzarla. I dipendenti, i cittadini, la cultura meritano di più. Spero di poter incontrare la direttrice Antonella Cucciniello per poter fare la mia parte nel rilancio di un polo importante . Chiederò l’intervento urgente del Governo”.