Una vicenda che per mesi ha tenuto gli abitanti della zona interessata col fiato sospeso per i catastrofici effetti che, dal punto di vista ambientale ne stavano scaturendo. Il rovinoso incendio, che nel luglio del 2016 ha mandato in fumo un capannone industriale della prima zona PiP, ha rischiato di arrecare ulteriori danni a causa dell’impossibilità, dovuta al sequestro di ciò che restava dell’immobile, disposto all’epoca dal Tribunale, di provvedere alla rimozione dello scheletro bruciato rimasto in piedi. Un lungo periodo, durante il quale anche i residenti, preoccupati dalle conseguenze nocive legate all’ingente portata delle fiamme sviluppatesi quella notte, non hanno mancato di far sentire la propria voce affinché si pervenisse rapidamente ad una soluzione. Una fumata, questa volta bianca e ben gradita, è arrivata alla fine del mese di luglio ed immediatamente si è proceduto con l’inizio dei lavori: «Devo innanzitutto mettere in evidenza – afferma l’assessore alle attività produttive Luigi Albano – come la felice soluzione di una vicenda molto delicata, sia stata possibile attraverso un’intensa e proficua collaborazione tra amministrazione comunale e l’imprenditore Vincenzo Simonetti, proprietario del capannone. Fin dal primo momento in cui sono diventato assessore, ho preso a cuore la questione, cercando di comprendere le ragioni di questi continui ritardi che esasperavano anche i cittadini che abitano in quelle zone. Insieme al Sindaco Donnarumma, abbiamo immediatamente scritto una lettera al proprietario e al responsabile dell’ufficio tecnico per avere un quadro chiaro della situazione e comprendere i margini di intervento. La piacevole sorpresa è stata la constatazione di un’immediata disponibilità di Simonetti, con il quale ci siamo incontrati subito e abbiamo messo a punto un rapido piano che ha trovato nell’inizio dei lavori di smaltimento la sua più logica conclusione. Non solo, da grandissimo imprenditore qual è, ci ha garantito, oltre alla rapida rimozione di quello vecchio, anche una veloce costruzione di un nuovo capannone che lo vada a sostituire. In qualità di assessore, non potevo chiedere di meglio».
«Credo sia doveroso – il commento del Sindaco Donnarumma – rivolgere a Vincenzo Simonetti il più sentito ringraziamento da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale per il grande senso di responsabilità mostrato in questa circostanza, consentendoci di venire a capo di una situazione che rischiava seriamente di degenerare. Da palmese, prima che da Sindaco, non posso non elogiare prima il cittadino Simonetti, oltre che l’imprenditore, le cui capacità non scopro certamente io. Ora possiamo finalmente considerare conclusa una lunga odissea per tutte le parti coinvolte nella vicenda».
Lo stesso proprietario non nasconde la propria soddisfazione per lo sblocco di una situazione divenuta, in primis per lui, insostenibile: «Avevo fatto una promessa – spiega Simonetti – al Sindaco e all’assessore Albano: venire a capo di questa vicenda in tempi il più possibile brevi. Il 30 luglio ho ricevuto l’ufficialità del dissequestro ed in meno di una settimana, una ditta specializzata in questo tipo di opera, tra le migliori che il nostro territorio possa vantare, ha avviato i lavori. Sono felice di aver chiuso felicemente una pagina amara per me e per il paese e resto a disposizione di questa giovane amministrazione per qualunque cosa. Palma Campania ha bisogno di ripartire soprattutto attraverso un serio rilancio dell’economia e la mia esperienza sarà sempre a disposizione del Sindaco e degli assessori se dovessero averne bisogno».