Continua la battaglia condotta dalla rete dei Sindaci, riunitasi nella giornata di ieri a Pompei, contro l’ennesimo atto di espropriazione delle prerogative dei Comuni e dei territori, perpetrato dalla Regione nella gestione della GORI, a quanto sembra, nonostante il commissariamento in essere da quattro anni e l’imminente scadenza del mandato del commissario attualmente in carica, intenzionata comunque a procedere alla nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione. Il tutto, in totale sfregio delle competenze dei comuni e dei sindaci, ormai completamente spogliati di ogni potere relativo alle scelte strategiche in materia di servizio idrico integrato. Palma Campania, come sempre, è stata presente alla forte presa di posizione della rete dei Sindaci, sostenendone le ragioni, attraverso la presenza, in rappresentanza del Comune, dell’architetto Alfonso Nunziata, raggiunto poi, in corso d’opera, da altri due rappresentanti del gruppo consiliare, Alfonso Buonagura, consigliere di opposizione, e Biagio Ferrara, dipendente comunale. «Il commissario dell’ATO 3 – ha affermato Nunziata – si dovrebbe occupare soltanto dell’ordinario, evitando di procedere alla nomina del CdA, ossia un atto che tale non può essere considerato. In una fase come quella attuale, ci pare un’azione a dir poco inopportuna. Per l’ennesima volta la rappresentanza dei comuni viene scavalcata, ma, soprattutto, si calpesta quello che è stato un chiaro indirizzo dato dai cittadini in occasione del referendum svolto nel 2011. Qui invece si continua sulle logiche passate, calcando persino la mano con altre leggi che, di fatto, ignorano la volontà popolare». Contrariato anche il commento del primo cittadino: «Non riesco a capacitarmi – ha tuonato Carbone – di come si possa procedere ad un simile atto senza tenere minimamente in considerazione la posizione dei comuni e dei Sindaci. Ricordo che la rete è nata proprio qui, a Palma Campania, nel 2011, una circostanza che accresce ulteriormente il senso di responsabilità mio e dell’intera amministrazione rispetto ad una vicenda così sentita dai cittadini. Auspico responsabilità per ciò che concerne l’ente che gestisce le risorse idriche sul territorio, stiamo parlando di un servizio essenziale, che non può prestarsi a nessun tipo di speculazione da parte di nessuno».