Abbiamo aperto l’armadio della vergogna della sanità irpina, quello che per tanti e lunghi anni qualcuno ha voluto tenere nascosto, come si fa per la polvere sotto il tappeto. A questo punto penso che non si possa più tornare indietro e compiere l’unico atto che restituirà credibilità istituzionale ad una politica che fino ad oggi non ha dato risposte, ma come nella più indegna televendita ha solo promesso sogni, illudendo i cittadini del Vallo di Lauro, trasformando un’area pubblica di 14mila metri quadrati in un pascolo di mucche e cavalli. Quella che doveva essere una casa della Salute solo per un caso fortuito non si è trasformata ieri in una grave problematica anche per l’incolumità dei residenti, mi riferisco anche al crollo di alcuni alberi all’interno della struttura. E’ giunto il momento di fare nomi e cognomi dei responsabili, di ricordare quanti hanno garantito una svolta finora mai arrivata, hanno escluso sistematicamente da ogni programmazione sanitaria l’ex clinica di Moschiano, costata milioni di euro alle casse della Regione Campania, a cui si sono aggiunti i soldi per progettare attività che non sono mai state portate a termine, mi riferisco ai circa 100mila euro spesi per i tecnici che si sono interessati della vicenda. Avevano parlato di Alzheimer, un centro regionale, anzi un a struttura che potesse aiutare tutto il Mezzogiorno, purtroppo della cosa finita la campagna elettorale si sono dimenticati tutti… C’è chi come noi invece resiste e da anni conduce una battaglia che è innanzitutto di civiltà e di amore per la nostra terra. Quella che si è concretizzata con il sopralluogo dei consiglieri regionali Flora Beneduce e Valeria Ciarambino. Una battaglia che parte da lontano, che non ha colori politici, anche se una parte della politica se ne è volontariamente disinteressata è anche colpevolmente snobbato questa istanza del territorio. Mi riferisco al Pd, che ha le maggiori responsabilita’, considerando che le gestioni sanitarie sono state prevalentemente targate centrosinistra. Ora non ci sono più alibi. Convengo e sono lieto che anche i sindaci di Lauro e Moschiano abbiano condiviso questo percorso. L’armadio della vergogna e’ aperto. Non si torna indietro e non ci fermeranno con il silenzio e il disintersse. C’è una storia lunga 15 anni che grida vendetta. Non staremo certo ad aspettare risposte che come sempre non arriveranno. Servono fatti concreti e li faremo già nei prossimi mesi. Per smascherare i responsabili veri di questo scandalo.