di Lucio Ianniciello
La situazione in casa Avellino e’ incandescente, nella conferenza pre gara di Avellino-Catania mister Ignoffo dovette spiegare i motivi per i quali non sarebbero stati a disposizione Karic, Illanes e De Marco. Oggi, a sorpresa, dopo le parole del tecnico di Monreale, si e’ presentata in sala stampa la dirigenza nelle persone del Presidente Claudio Mauriello, dell’amministratore delegato Sandro Iuppa e del direttore sportivo Salvatore Di Somma.
Mauriello alza subito i toni: “Mi ha infastidito sentire che la società si nasconde. Siamo stati sempre presenti al campo compatibilmente con le nostre possibilità”. Questione vendita: “Lasciamo la porta aperta a chi viene ma chi c’è? Dove sono gli acquirenti? Ricordo che veniamo da un campionato vinto”. E’ un fiume in piena: “Voglio sapere chi sono i nemici dell’Avellino. Non siamo perfetti, abbiamo il difetto di non rispondere, di non presentarci davanti ai microfoni ma le questioni le affrontiamo. Per il caso Alfageme siamo stati massacrati. Oggi siamo in difficolta’. Nella mia vita ho avuto sempre la fortuna di essere stato scelto. De Cesare ha avuto e ha restituito. Perché soffiate sul fuoco? Non sarò il miglior dirigente ma ho sempre operato per amore dell’Avellino”.
Il tema cruciale e’ la fideiussione per fare mercato e completare la squadra: “Il momento e’ difficile. Dobbiamo superare questo ostacolo. Ora e’ facile sparare su di noi. Abbiamo tempo fino al 6 settembre per la fideiussione”. Facile allora prevedere che si ricorra agli svincolati visto che il mercato chiude il 2 settembre alle 22. Prosegue: “Chiaro che non veniamo visti di buon occhio però in determinati ambienti la fiducia e’ proprio per De Cesare. E’ un lavoro massacrante, abbiamo bisogno di tutti. Vado orgoglioso di questa squadra, devo dare atto alla bravura di Di Somma. Spero tanto nella normalità, non nelle buone notizie perché nella normalità non ci siamo mai stati. Ci piacerebbe presentarci con cose concrete. Sono moderatamente ottimista sulla fideiussione, ma al momento la valenza delle parole su tale tema e’ pari a zero. Venti giorni fa era plausibile che potesse accadere una cosa del genere”. Ritorna sulla disquisizione della vendita: “Facciamo in incontro pubblico, non possiamo sopportare gente che solo a parole voleva comprare l’Avellino. Ho dovuto ascoltare le persone più anomale. Certi personaggi volevano l’affare, speculando sulla pelle degli irpini e questo non lo consentiremo mai”. Animi surriscaldati in sala stampa, a Mauriello si chiedono chiarimenti. La gestione e la mancanza di comunicazione non e’ piaciuta.
Si cerca di capire cosa succederà nel futuro prossimo: “Non sono il padrone della società, dobbiamo passare per i pareri dei commissari”. Poi va di metafora: “Ho sempre ammesso le nostre mancanze, la presenza per esempio però il tempo delle spiegazioni non c’è. Quando si viene investiti da un Tir la prima cosa che si fa e’ quella di recarsi al Pronto Soccorso, non certo di fare la denuncia”. A Karic, Illanes, De Marco si sono aggiunti Stojkovic e la punta francese Charpentier ma senza fideiussione non si fa niente: “Domenica a Vibo non ci saranno, se ne riparlerà lunedì”. Il mercato e’ importante, Milano non attende ma il ds Di Somma aggiunge che la partita in Calabria viene prima di tutto.
Non si può non accennare al dramma sportivo della Scandone, Mauriello dice: “Stesso problema della fideiussione. Abbiamo interessato la BCC Flumeri, vorremmo capire se e’ possibile spostare la fideiussione dalla Lega A alla Lega B. C’è bisogno di un CdA. Ho parlato col segretario della Lega B il quale mi ha chiesto di mettere una somma di 40.000 euro a garanzia che verrebbe restituita quando arriva la fideiussione”. La Scandone ha anche il problema dei lodi: “Si aggirano intorno al milione di euro, sono moderatamente ottimista sul fatto di trovare un accordo con procuratori e giocatori”.