Sono 89 gli Alberi Monumentali della Campania che rientrano nell’elenco nazionale del Ministero dell’Agricoltura cosi come tra l’altro pubblicato dalla Regione Campania, che conserva le schede di questi straordinari alberi dal grande valore storico, culturale e ambientale. Sono spesso punto di riferimento nelle tradizioni locali, dove questi monumenti viventi da secoli sono muti testimoni di cambiamenti. Il maggior numero si trova in provincia di Napoli, che ne possiede ben 40. Segue Avellino con 22, Caserta con 15, Salerno 11 e chiude Benevento che ne possiede solo uno. Anche la Terra di Forino strappa al territorio nazionale dei 2080 “ MONUMENTI ALBOREI ITALIANI “ tre importantissimi e preziosissimi posti. Tra questi rientrano, il Platanus acerifolia (Aiton) (Platano Comune) di LARGO PONTE Circonferenza fusto: 432 cm Altezza: 20,0 m È collocato all’ingresso della porta secondaria del vecchio borgo di Forino, circondato da mura e storicamente dominato da famiglie nobili come gli Orsini e i Caracciolo. Accoglie turisti e visitatori in un viaggio tra storia, tradizioni, ambiente e cultura. Ha più di 150 anni e rappresenta con l’architettura circostante, uno scenario paesaggistico di impronta storica e culturale di forte impatto scenografico. Punto centrale di via Largo Ponte, prospettico all’asse viario tra via del Gelso, Via Murato e Via Pezze. Il Platano è parte integrante del borgo. A questo segue il Tilia x vulgaris Hayne syn Tilia intermedia DC (Tiglio intermedio)Circ. fusto: 433 cmAltezza: 25,0 m situato nel piazzale antistante la Colleggiata della Santissima Annunziata e fiancheggiante il cimitero comunale. La chiesa appartiene al periodo rinascimentale del XV secolo e presenta un impianto a tre navate con una facciata del tipo a capanna con portale in marmo bianco dal timpano spezzato. Il complesso è situato alle porte del centro abitato del Comune di Forino. Infine il Tilia x vulgaris Hayne syn Tilia intermedia DC (Tiglio intermedio)Circ. fusto: 541 cm Altezza: 32,0 m di Petruro di Forino. Il tiglio da secoli, sovrasta il piazzale antistante la Chiesa di San Felicissimo, sita a Petruro di Forino. Da anni, simbolo della comunità petrurese, ha ricoperto il ruolo della fede cristiana. Sotto la sua chioma, di grandi dimensioni, ha avvolto come in una struttura architettonica, il popolo petrurese che per anni si è recato li, per assistere alla Santa messa, e ritrovo nei secoli di giovani anziani e bambini.
I “Patriarchi Verdi” forinesi come quelli nazionali rappresentano un presidio di biodiversità e sono parte integrante del patrimonio paesaggistico e ambientale della nostra Forino. ’ Possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, e di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali .Promuoverne la conoscenza e la cura di questi Alberi Monumentali è utile a garantirne la loro stessa tutela, ma anche fonte di attrazione verso la promozione territoriale locale che ora con questo grande riconoscimento , si impreziosisce di un ulteriore elemento turistico volano utile insieme con ben altre peculiarità, al rilancio socio, culturale, culinario ed ambientale che sicuramente merita la nostra Forino e come opportuna e dovuta valorizzazione nei massimi livelli provinciali , regionali e nazionali delle vere eccellenze che la terra dei sette colli possiede ma da anni. DANIELE BIONDI