Patto tra forze sociali, professionisti e istituzioni contro lavoro nero e irregolarità. La nuova legge regionale 6 del 2016, ed in particolare l’articolo 21, che introduce una serie di novità nell’edilizia privata per arginare il crescente fenomeno delle illegalità, lascia ancora più di un dubbio tra gli Ordini professionali, anche se tutti gli attori della filiera delle costruzioni sembrano convergere sulle finalità della normativa. Ieri, nell’auditorium di Ariano Irpino, si è chiuso, dopo gli incontri di Avellino e Vallesaccarda, il ciclo di seminari organizzato dagli Ordini professionali territoriali degli Ingegneri, Architetti e Geometri della provincia di Avellino, in collaborazione con il Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia e la Casse Edile della provincia di Avellino. Ad aprire i lavori il presidente della Provincia e sindaco di Ariano Domenico Gambacorta che ha spostato l’attenzione sui lavori pubblici “dove continue criticità bloccano appalti e opportunità di lavoro e sviluppo. C’è bisogno di rimettere in moto un settore strategico per la crescita della nostra economia”. Un input positivo sul fronte della semplificazione è arrivato dalla dirigente regionale del Genio Civile Claudia Campobasso che ha ricordato la recente pubblicazione, sul Burc dello scorso 13 marzo, di una proposta di modifica dell’attuale normativa sui lavori privati che prevede, tra gli altri, il deposito di calcoli strutturali, relazioni geologiche ed altra documentazione. “In questa fase – precisa- siamo impegnati ad individuare tutte le tipologie di opere non significative, per le quali contiamo di semplificare non poco le procedure”. Il presidente degli Ingegneri di Avellino Antonio Fasulo non ha nascosto più di una perplessità sul carico di oneri e incombenze che la nuova legge riversa in capo ai direttori dei lavori, lamentando anche lo scarso coinvolgimento degli operatori nella fase di studio e definizione della nuova normativa. La priorità in ogni caso, come sottolineato dal segretario della Filca Cisl Mennato Magnolia, resta la lotta al lavoro nero “sul quale è necessario remare nella stessa direzione, ognuno in base alle proprie competenze ed al ruolo ricoperto. I numeri sono drammatici, ed occorre intervenire in maniera decisa. Credo sia una priorità anche per le imprese che operano nel rispetto delle leggi”. Sulla normativa, analizzata nel dettaglio dal direttore del Cfs Gianni Solimene e dal direttore della Cassa Edile Emilio Melito, si sono soffermati anche il direttore dei Costruttori Tonino Santosuosso e il presidente del Cfs Edoardo De Vito che hanno auspicato una significativa ripresa del settore in provincia. “Non viviamo una fase semplice e occorre invertire la rotta per ridare slancio ad un settore fondamentale non solo per la nostra economia, ma anche per la qualità della vita”. Chiusa la fase di confronto e valutazione delle nuove disposizioni, ora si apre quella più strettamente operativa, in cui la sicurezza dovrà essere il punto di partenza, il settore strategico sul quale investire per un’edilizia di qualità.