Si è conclusa soltanto con uno spavento la disavventura che ha avuto per protagonista una bambina di dieci anni la quale in piena notte si era allontanata di casa.
Erano circa le 2.00 di ieri quando al “112” del Comando Provinciale di Avellino giungeva segnalazione in merito ad una minore che in stato confusionale si aggirava da sola nei pressi del comune di Ospedaletto d’Alpinolo.
È bastato un attimo ai militari in servizio presso la Centrale Operativa, nodo focale di tutti i dispositivi operativi dispiegati sul territorio, a comprendere che dietro quella telefonata si celava una situazione di urgenza, motivo per cui veniva immediatamente messa in campo un’imponente attività di ricerca che vedeva impegnate Gazzelle del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Avellino nonché pattuglie delle Stazioni di Mercogliano ed Ospedaletto d’Alpinolo già impegnate sul territorio nel perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e rispetto della legalità.
La caparbietà e la determinazione degli uomini dell’Arma, decisi a dare una risposta a quella segnalazione, premiava alla fine gli sforzi. Dopo qualche ora, la bambina veniva rintracciata, sola, infreddolita ed impaurita, lungo la strada che conduce al Santuario di Montevergine.
Confortata dalla presenza delle uniformi dell’Arma la stessa, di origine straniera, vincendo con forza la timidezza, riusciva a farsi identificare dal personale operante per poi essere accompagnata presso la sua abitazione ubicata in un comune dell’hinterland del capoluogo Irpino.
In buone condizioni di salute, veniva dunque riaffidata ai genitori i quali, increduli, potevano così riabbracciarla: la coppia chiariva che la bambina era uscita di casa mentre loro dormivano e pertanto erano all’oscuro della vicenda, comprese le motivazioni che hanno spinto la minore a tale comportamento.
Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, veniva così messa la parola fine ad una situazione che avrebbe potuto facilmente avere ben più tragico epilogo.