Il micio che gira per casa? E’ una sorta di “vaccino” per i bambini più piccoli che potrebbero sviluppare problemi di allergie respiratorie e addirittura asma, magari perché hanno i genitori che soffrono di allergia. E, se per i grandi, i farmaci di automedicazione ad azione antistaminica, antiallergica e anti decongestionante possono permettere di controllare con successo i sintomi dal bruciore agli occhi fino al naso chiuso e agli starnuti, per i bambini – soprattutto in via preventiva – evitare qualsiasi contatto ravvicinato con i gatti potrebbe non rivelarsi utile come si pensava un tempo. Il pelo dei gatti non rappresenterebbe un pericolo, anzi, potrebbe avere addirittura un’azione protettiva. Non ci credete? Eppure lo dice la scienza, in particolare una ricerca condotta all’Università di Copenaghen e pubblicata sulla prestigiosa rivista Journal of Allergy and Clinical Immunology. Stando ai risultati dello studio, avere un gatto in casa sin dalla nascita non solo proteggerebbe i bimbi dallo sviluppo delle gravi forme di allergia ma anche da malattie infettive come la polmonite. L’indagine ha seguito nel tempo, addirittura dalla nascita fino ai dodici anni, 377 bambini di cui una parte ad alto rischio di asma perché portatori, dall’analisi del Dna, della alterazione genetica che più di tutte si collega alla malattia. Tutte le diagnosi di asma manifestatosi nel tempo nei bambini partecipanti allo studi sono state registrate. Alla fine si è visto che la presenza del micio sarebbe d’aiuto e soprattutto che quanto più vicino alla culla erano presenti pelo e altri residui dell’animale tanto più basso era il rischio di sviluppare gravi forme di allergia. Non fate fuggire il micio, quindi. Alla fine, la sua presenza, oltre ad aiutare il bambino a crescere, sarebbe d’ausilio anche per limitare i problemi allergici più gravi.