La Direzione Provinciale del PD per ben due volte non ha raggiunto il numero legale per l’approvazione del bilancio. Il tesoriere del partito, Michelangelo Ciarcia, ha convocato una conferenza per domani mattina alle ore 10.00, per chiarire la vicenda. Di seguito la nota di Francesco Todisco, coordinatore provinciale Un senso alla nostra storia: “Le critiche più forti, sino alla richiesta di un intervento esterno della magistratura vengono, stavolta, non dai “soliti noti”, quelli che in solitaria da anni conducono una battaglia per la trasparenza e contro la “opacità” con cui le segreterie che si sono succedute gestiscono le finanze del partito; stavolta vengono da dentro la maggioranza che ha eletto De Blasio e il suo tesoriere, a dimostrazione che il malessere è ampio e diffuso. Non potrà certo De Blasio accusare anche noi di essere alla ricerca di facile notorietà se ribadiamo quello che andiamo dicendo da anni: De Blasio, come chi l’ha preceduto, usa i soldi del partito come se fossero propri e legittima ogni sorta di sospetto con la pervicacia con la quale, malgrado gli impegni assunti, le finanze del PD sono coperte da una segretezza ingiustificata ed amministrate senza alcun controllo.
Le norme democratiche che il PD si è dato, infatti, prevedono che il Tesoriere sia affiancato da una Commissione Amministratrice che consenta una gestione trasparente e collegiale e alle minoranze interne di esercitare quel controllo che è la funzione essenziale di una minoranza.
De Blasio si era impegnato a costituirla. Non lo ha fatto. Perché? Che cosa ha da nascondere? E’ lui e solo lui, allora, a legittimare un clima di sospetti e le ombre sull’operato dell’amministratore. Ciarcia è persona sulla cui onestà personale non vi sono ragioni di un benché minimo sospetto. Sul suo operato politico, sulla sua idiosincrasia a mettere a disposizione di tutti le carte, sulla sua ingiustificata allergia alla collegialità ed ai controlli abbiamo detto e scritto da tempo, ma del tutto inutilmente, visto che persegue imperterrito per la sua strada.
Ciarcia non è il Tesoriere della corrente di De Blasio, Venezia e De Luca, benché si comporti come tale; non gestisce i soldi dei suoi amici; è il Tesoriere del PD ed amministra i soldi che vengono dall’intero popolo democratico. Sarebbe ora che De Blasio e compagni se ne rendano conto evitando, su questioni su cui l’opinione pubblica è particolarmente “sensibile”, in un contesto di antipolitica montante, legittimata da comportamenti ignobili anche di esponenti dem, il PD irpino vada a finire sui giornali per la loro irresponsabilità”.