“Ho letto con una certa incredulità il comunicato dell’ex sindaco di Sperone Salvatore Alaia, che dall’alto della sua consuete discrezione, ha bacchettato la delegata regionale Roberta Santaniello perché avrebbe fatto meglio a tacere piuttosto che tessere le lodi del Governatore della Campania Vincenzo De Luca per aver sbloccato l’empasse stipendi dei Forestali delle comunità montane della provincia. Il solo fatto che ad invocare il silenzio sia un esponente politico che ha praticamente commentato di tutto già di per sé sarebbe motivo di ironia e basterebbe a definire la vicenda. Ma c’è qualcosa di più subdolo, psicologico nelle parole dell’ ex sindaco di Sperone. Il fatto che proprio lui è stato sin dall’inizio più deluchiano dello stesso De Luca, a partire dalle riunioni con i forestali. E ‘ normale cambiare idea, anche avere la libertà di dissentire. In questo caso si tratta del più umano e classico dei casi in cui si nega il pulpito ad un predicatore, si toglie la plebe ad un tribuno. Insomma, il problema non è che la Santaniello doveva stare zitta, ma che magari sarebbe stato più bello attaccarsi un’ altra medaglietta al petto per cose che altri comunque in ogni caso avrebbero risolto. Quindi, avete tolto alla tigre di Mompracen, il Sandokan di tutte le battaglie la possibilità di condurre i forestali alla stabilizzazione. La Santaniello non ha perso occasione per tacere? Alaia ha però subito cercato il suo minuto di gloria”. Peppe Rubinaccio