Il contesto politico del Perù, i problemi ambientali e la responsabilità sociale per le persistenti violazioni dei diritti umani hanno colpito le comunità locali.
Negli ultimi anni, tuttavia, l’interesse per le questioni transnazionali è aumentato costantemente, con un conseguente incremento del volume dei conflitti socioambientali. Nei prossimi anni, quindi, possiamo aspettarci di vedere un’integrazione sempre più sistematica di alcune forme di politica internazionale e di pianificazione culturale in una nuova generazione di politiche sociali .
L’impostazione che ha caratterizzato anche nel recente passato è stato la continua crescita delle industrie estrattive che sfruttano la ricchezza mineraria, attestando il Paese come secondo produttore nel mondo del rame, oro, zinco e argento. L’introduzione della responsabilità sociale delle imprese in questo contesto porterà all’introduzione di un nuovo modello economico per la salvaguardia del creato. I metodi di estrazione e la mancanza di regolamentazione contribuiscono alla diffusione di malattie nelle comunità locali e indigene, causando disuguaglianze economiche e conflitti sociali. Per il bene di questi cittadini, le multinazionali presenti nella regione andina devono attuare politiche che garantiscano la trasparenza delle informazioni e valutino l’impatto sociale e ambientale delle loro attività estrattive.
Per questo è fondamentale individuare contesti territoriali che consapevolmente e coerentemente decidano di accompagnare il cambiamento. I governi, che dovrebbero essere i primi sostenitori della tutela del territorio nazionale, spesso appaiono indifferenti e assenti, ma sono sostanzialmente corresponsabili.
Di particolare importanza si segnala:
– L’8° Forum regionale dell’America Latina e dei Caraibi su imprese e diritti umani, organizzato dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), si è concluso il 12 ottobre a Santiago del Cile. Numerose ONG internazionali, tra cui la Federazione Internazionale per i Diritti Umani (FIDH) e le sue organizzazioni membri, Observatorio Ciudadano, del Cile, Perú Equidad, del Perù e Justicia Global, del Brasile, hanno denunciato le ripetute violazioni dei diritti umani nella regione e hanno chiesto l’elaborazioni di quadri normativi, che limitano le vessazioni delle multinazionali. Il Forum ha dato visibilità ai rappresentanti della società civile, richiamando l’attenzione sulle numerose impunità che hanno finora prevalso nelle azioni delle imprese di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani da esse commesse, insistendo sulla necessità di progredire sulla base dei principi volontari definiti dal sistema delle Nazioni Unite, verso disposizioni legislative che consentano la riforma del sistema e di garantire la propria responsabilità di fronte a tali abusi.
– Il 13 ottobre, presso la sede nazionale della CISL a Roma, l’ISCOS ha promosso l’evento “Diritti umani e ambiente: il caso del Perù”, al quale hanno partecipato l’ex presidente del Consiglio dei Ministri del Perù, l’Avvocata Mirtha Esther Vasquez Chuquilin, il Presidente ISCOS Vincenzo Russo, Enrico Garbellini coodinatore Area Progetti e Referente Area America Latina presso ISCOS.
L’incontro significativo, ha permesso di discutere il quadro giuridico del Perù e le convenzioni internazionali sui diritti umani e ambientali. I relatori hanno esposto la situazione dei difensori in Perù, conosciuta nell’ambito del progetto “Derechos Humanos Ambientales YA” con capofila WeWorld ONLUS e Il Centro Bartolomè de Las Casas.
Inoltre, sono stati analizzati gli impatti negativi dei conflitti sociali, della deforestazione, dell’inquinamento, in particolare delle imprese minerarie, forestali ed energetiche; la mancanza di strumenti legislativi di ricorso contro le multinazionali; gli impatti negativi dell’agrobusiness, le possibili iniziative governative per la lotta contro il narcotraffico; la necessità di coinvolgere organizzazioni non governative, ONG internazionali e il ruolo delle Nazioni Unite e EU nel favorire incontri di politica internazionale. Al termine, il Presidente V. Russo si è reso disponibile a proporre progetti con finalità di solidarietà, ISCOS è da sempre impegnata nell’assistenza internazionale alle comunità locali.
L’obiettivo del convegno è stato quello di fornire risposte ai fenomeni derivanti dai sistemi economici dominanti nel mondo e linee guida preliminari di azione per avviare esperimenti territoriali sistematici. Infine, la frase simbolo: ” I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi ” Gino Strada. (Maria C. Ferrara)