In questi giorni avevamo parlato, della grave situazione idrogeologica nella frazione Petruro di Forino che aveva provocato la caduta di massi e fango dal vicino Monte Faliesi con evidente stato di allarme e preoccupazione dei residenti. Ma superata un’emergenza eccone un’altra a far da capolino, ai tanti cittadini stufi ed arrabbiati da continue e perenni criticità, in ultimo l’emergenza idrica. A dettagliarci e’ l’ex Assessore ai Lavori Pubblici di Forino Luigi Lanzetta il quale afferma” Qua non si tratta di fare campagne elettorali per quelle c’è tempo, ma il tempo di risolvere una dura situazione che sta attanagliando la zona alta di Petruro quello che ormai scaduto. E’impensabile che persone ,anziane,bambini vengano disepaurati di un diritto essenziale, quale quello dell’acqua corrente in casa. Persone che per poter provvedere alla pulizia personale devono attendere le due le tre di notte per effettuare una doccia, mettere le lavatrici, effettuare le pulizie in casa visto che l’acqua arriva a mezzanotte ed alle sei di mattina va via. Ed agli anziani chi glielo dice che con queste temperature non possono accendere i riscaldamenti per queste problematiche, o a mamme con bambini piccoli che di frequente devono fare cambio di pannolini e lavare i loro piccoli o riscaldare pappine o approntare pasti! Ce lo devono dire i responsabili comunali e dell’ente erogatore di questo sfacelo ed ognuno per le dovute competenze assumere le rispettive responsabilità tecniche , materiali ed anche umane. A tutto c’è una decenza. Questa invece è un’indecenza in un territorio ricchissimo di acqua. Ce ne abbiamo da vendere da queste parti di acqua. Comunque la gente di Petruro , si sta mobilitando per poter effettuare una sottoscrizione popolare, visto che se non è Maometto che va alla montagna, e’ la montagna che va da Maometto nel senso che se altri enti comunali non si prodigano anche in una semplice diffida all’ente erogatore. Beh questo lo faranno i cittadini! E di certo oltre a questo non si escludono, in conformità a quanto consentito dalla legge, altre forme di recriminazione popolare perché se vero che il cittadino deve come giusto sia pagare le bollette per il servizio offerto, ma è pur vero che l’ente erogatore e comunale che offre il servizio dovrà anche meritarsi il dovuto per quanto offerto. Già da tempo ed ancor più adesso sorge il dubbio che il servizio offerto si distingua solo per essere, deficitario, mancante e scadente”. Daniele Biondi