“Il risultato delle elezioni provinciali che ha prodotto le dimissioni del Sindaco di Avellino, evidenzia in modo inequivocabile le contraddizioni del Partito Democratico che evidentemente si ripercuotono negativamente sulla Città e l’intera Provincia, considerato che sovente interessi correntizi e pratiche finalizzate ad occupare luoghi di potere non concedono spazi alla buona politica. Noi con lungimiranza alla vigilia delle consultazioni, avevamo intuito che non esistevano le condizioni per partecipare, troppi compromessi incoerenti avrebbero minato la nostra credibilità politica, abbiamo preservato, almeno nella società, un’idea di Sinistra autonoma dai poteri forti, epurata da alchimie compromissorie che negli anni hanno prodotto un’inesorabile sfiducia verso i partiti. Le cause che hanno scatenato le reazioni di Foti non ci sorprendono, l’esperienza di Governo e le scelte del suo partito d’essere forza politica a servizio dei poteri finanziari e dell’economia politica, narrano oramai un’irreversibile mutazione genetica di quell’organizzazione, rispetto alla quale crediamo necessario costruire un’alternativa sociale e politica non più rinviabile, il nostro auspicio è che i nostri diretti interlocutori ne prendano atto definitivamente”. E’ quanto afferma in una nota Tony Della Pia, segretario della Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista.