Erano in vacanza a Rimini per festeggiare un addio al celibato, ma la loro festa è finita in tragedia: due ragazzi di 30 anni, residenti a Bologna e Faenza, sono stati infatti picchiati a sangue mentre camminavano sul lungomare di Marina Centro, la scorsa notte intorno alle 2, nei pressi del bagno 23.
I due turisti sono stati aggrediti alle spalle e picchiati, con un casco da motociclista, da tre giovanissimi di 15, 19 e 20 anni: tutti e tre sono residenti a Rimini ma di origini napoletane. I due ragazzi sono stati salvati grazie all’intervento della Polizia di Stato che ha arrestato poco dopo i tre giovani autori del pestaggio, che volevano rapinare i due trentenni del Rolex e del portafoglio.
L’allarme per aggressione è scattato intorno alle 2, quando i clienti di un albergo che affaccia sul lungomare Tintori, hanno chiamato la Polizia perché in strada si stava consumando un agguato violento. Quando gli agenti della Volante sono arrivati sul posto hanno visto i tre ragazzi scappare e i due turisti sanguinanti e confusi chiedere aiuto. «C’hanno preso alle spalle, di sorpresa – hanno raccontato ai poliziotti – hanno tentato di strapparmi il Rolex dal polso, ma non ci sono riusciti».
Colpito ripetutamente al viso, uno dei due 30enni ha riportato varie lesioni al volto, all’occhio, un trauma cranico e la frattura di una costola. È stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 22 giorni. L’amico se l’è cavata meglio, forse perché aveva già in mano il cellulare per chiamare aiuto. È stato comunque strattonato da dietro con una presa, cosiddetta a ‘chiave’, al collo e buttato a terra. Ha riportato la frattura del naso e varie ferite al volto ma se la caverà con 12 giorni di riposo. Uno dei turisti potrebbe essere stato rapinato della fede nuziale e di denaro contante, ma la Polizia non ha trovato né l’una né l’altro addosso agli aggressori che probabilmente si sono disfatti del bottino sapendo di non poter fuggire a lungo.
Dopo aver annotato la descrizione dei tre aggressori, fuggiti a piedi e senza bottino, la Polizia è riuscita in poco tempo a rintracciarli mentre si nascondevano accovacciati dietro ad un bidone della spazzatura. Uno dei tre, si era anche tolto la maglietta nel tentativo di non farsi riconoscere. Bloccati e ammanettati sul posto, i tre non si sono persi d’animo iniziando ad inveire contro gli agenti millantando conoscenze criminali. «Non sapete chi siamo noi – avrebbe urlato uno dei giovani ai poliziotti -: siamo di Napoli e conosciamo famiglie affiliate». Per lui è scattata anche l’accusa di resistenza mentre tutti e tre, sono stati arrestati per rapina aggravata. Il 15enne è stato trasferito al carcere minorile ‘Pratello’ di Bologna, gli altri due ai ‘Casetti’ di Rimini, in attesa dell’udienza di convalida. Sono tutti residenti a Rimini, in varie zone di San Giuliano e Ina-Casa.