Il principe dei divulgatori scientifici racconta a Un Giorno da Pecora la sua carriera, dalla tv alla politica fino al primo incontro con Silvio Berlusconi
Piero Angela, il Re dei divulgatori tv, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha parlato a lungo di molti argomenti: dai suoi imminenti 90 anni alla morte, dalla politica fino a uno strano incontro con Silvio Berlusconi.
“Tutti mi vogliono festeggiare, sono un po’ preoccupato. Ma io me andrò a Parigi”, spiega, “Quanti anni mi sento? 45, la metà. Alla mia età è come se si avessero degli occhiali, che col tempo ti fanno capire sempre meglio le persone”.
“Mi piacerebbe morire con la penna in mano”, continua,”Se penso mai alla morte? Sento che il conto alla rovescia va avanti, ma bisogna solo accettare quella che è la vita. Abbiamo una possibilità su miliardi di nascere, e dobbiamo esser felici di aver vissuto, siamo stati fortunatissimi. E quindi va anche accettato che, ad un certo punto, il biglietto sia scaduto”. Per chiudere sull’argomento, Angela cita una celebre frase di Woody Allen: “Quando gli chiesero cosa pensava della morte, lui rispose così: ‘Non ho cambiato idea, sono decisamente contrario'”.
Il conduttore ha poi spiegato di aver conosciuto il leader di Forza Italia in un luogo molto poco istituzionale: “Ci siamo conosciuti in un gabinetto, dopo che ognuno, però, aveva già fatto quello che devo fare. Era una cena di gala, per i Telegatti. Berlusconi aveva appena acquistato Tv Sorrisi e Canzoni. Io non lo conoscevo e quindi parlammo un po’ in quell’occasione, nel bagno. Mi colpì il fatto che mi parlò di tante cose, senza conoscermi, anche cose molto delicate”.
Su una possibile carriera politica, è categorico: “Sono allergico a tutte le cariche, faccio il mio mestiere credo abbastanza bene. Personaggi della Rai mi chiesero di candidarmi, mi chiedevano di entrare in politica. Ma io…per carità, non ci ho mai pensato. Se credo all’idea di democrazia diretta grazie al web?Macché, proprio per niente…”.