Giovedì 31 maggio alle ore 16.30, presso Il Rivellino – Leonardo da Vinci Art Gallery di Locarno, in Svizzera, diretta da Arminio Sciolli, verrà inaugurata la mostra dal titolo La pittura a Napoli tra Romanticismo e Verismo. Omaggio ad Alfonso Grassi (1918-2002), curata dal gallerista Alfonso Grassi jr. e patrocinata dal Comune della Città di Solofra (AV). La mostra rimarrà aperta fino al 10 giugno. L’ingresso è gratuito.
Con la mostra “La pittura a Napoli tra Romanticismo e Verismo”, la Galleria D’Arte “A. Grassi” diretta da Alfonso Grassi jr., insieme a Il Rivellino LDV Art Gallery, mira alla riscoperta e alla valorizzazione della grande stagione della pittura napoletana tra Ottocento e Novecento. Coerente con la sua storia millenaria, Napoli, negli anni della Belle Epoque, si presenta aperta alle contaminazioni, in costante dialogo con le più importanti realtà artistiche internazionali, a cominciare da Parigi. Vengono realizzati capolavori che meritano un riconoscimento molto più ampio di quello riservato a opere regionali, in cui ogni artista racconta la sua “impressione” di realtà, traducendo in immagine l’urgenza di verità, concretezza e libertà nell’espressione artistica.
L’esposizione si compone di 25 opere di pittori come Filippo Palizzi, Domenico Morelli, Eduardo Dalbono, Giuseppe Casciaro, Attilio Pratella, Vincenzo Irolli, Vincenzo Caprile, Carlo Brancaccio, Eugenio Scorzelli, solo per citarne alcuni.
Il curatore Alfonso Grassi jr. omaggia in una sezione temporanea della mostra, nel centenario dalla nascita, il nonno, il M° Alfonso Grassi, originario della cittadina conciaria di Solofra. In particolare domenica 3 giugno, giorno della sua nascita, dalle ore 17 verrà proiettato il docufilm sulla sua carriera artistica e verrà data lettura di alcune sue poesie.
Allievo e amico di Giorgio De Chirico, Grassi è stato non solo pittore ma anche scultore, incisore, ceramista, poeta, scrittore dalla prosa incisiva e raffinata. Nel «Rivellino» del castello visconteo, la cui progettazione è attribuita a Leonardo da Vinci, verranno esposti tre dipinti del Maestro solofrano, a testimonianza dell’eccezionale produzione di un artista che ha espresso una pittura umana e sensibile, in un mondo in cui l’arte tende alla disumanizzazione e alla meccanicizzazione, una pittura meditata, l’ultima a lume di candela, che riflette anche la poesia dell’essere umano, la dignità della condizione umana. Una pittura corposa, sanguigna che si ispira alla realtà e l’ha trasfigurata con una notevole potenza plastica talora dal sapore caravaggesco, una pittura popolare, ma anche colta, raffinata, universale. Attraverso una pennellata sapiente che non conosce artifici, Grassi dipinge donne, bambini, interni rustici, mansueti animali al pascolo, nature morte ma al centro del suo universo pittorico ci sono le figure degli anziani. Dietro lo sguardo del “vecchio”, pensieroso e sereno allo stesso tempo, scorrono immagini, fotogrammi di vita vissuta richiamati dalla memoria: la felicità di un tempo, il ricordo delle forze perdute, la tenerezza di una carezza lontana che riporta il ricordo di un’infanzia vissuta, le illusioni frantumate sugli scogli della realtà quotidiana.